“Siamo consapevoli che il territorio del Friuli Venezia Giulia sta già oggi accogliendo un numero di certo significativo di richiedenti asilo, ma riteniamo, accettiamo e comprendiamo, pur con molta preoccupazione, che in questo momento d’emergenza anche la nostra regione sia chiamata ad ospitare un certo numero di nuovi profughi, che giungono da terre martoriate dai conflitti”. Per l’assessore regionale alla Cultura e alla Solidarietà Gianni Torrenti dunque, a fronte dei 100 richiedenti che tra oggi e domani sono giunti e giungeranno in regione, “il Friuli Venezia Giulia deve fare la propria parte, tenendo anche conto che comunque da oltre sei mesi non giungevano da noi nuovi profughi e che nelle scorse settimane peraltro erano partiti verso altre destinazioni extraFVG circa duecento persone, già precedentemente accolte”. “Valutiamo però – ha aggiunto l’assessore Torrenti – che sarebbe stato più opportuno assorbire sul territorio questi nuovi arrivi dopo il già programmato incontro con le quattro Prefetture per il prossimo 21 aprile, alla presenza del prefetto Mario Morcone, responsabile del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno”. “Ribadiremo nuovamente in quella sede che il Friuli Venezia Giulia si trova a dover gestire anche i flussi di profughi che ci giungono via terra, un problema di cui comunque lo Stato è edotto, facendo rientrare questi ‘numeri’ nel conteggio delle quote spettanti al Friuli Venezia Giulia”, ha osservato Torrenti. ARC/RM