Immigrazione: in FVG si apriranno dei centri per lo smistamento

Immigrazione: in FVG si apriranno dei centri per lo smistamento

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“L’afflusso di immigrati continua ma – ha assicurato l’assessore regionale alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti intervenendo al convegno sui diritti dei migranti organizzato a Trieste dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) – stiamo rafforzando la nostra capacità organizzativa, soprattutto in prospettiva”.

A questo proposito, Torrenti ha evidenziato come si stia “condividendo con Governo e Prefettura il percorso di accoglienza anche attraverso l’apertura di hub dedicati, possibilmente vicino ai confini, dimensionati ad hoc per non impattare sul territorio e garantire la necessaria qualità”. 

Cosa significa questo? Con ogni probabilità alcune strutture (caserme dismesse) verranno riutilizzate per sistemare gli immigrati richiedenti asilo in modo da evitare di vederli bivaccare in città  Quali i luoghi dove verranno aperti questi hub? Con ogni probabilità quelle con le maggiori problematicità: si ovviamente di Udine (dove di fatto presso la Caserma Cavarzerani un hub è già attivo) e Gorizia. Trapelano poi voci anche su un hub a Fusine praticamente sul confine austriaco dove verrebbero sistemati i richiedenti asilo appena sbarcati in attesa di portarli a Udine dove potrebbero recarsi presso la questura. Secondo quanto dichiarato dalla governatrice Serracchiani dagli hub i richiedenti asilo potrebbero poi essere redistribuiti vero le altre regioni nell’arco di sette giorni

“Stiamo andando verso la normalità – ha aggiunto Torrenti – caratterizzata da una presenza compatibile con le dimensioni e le esigenze del Friuli Venezia Giulia, favorendo in questo modo il rispetto dei residenti che è condizione essenziale affinché vi sia un accoglimento positivo finalizzato a un’assistenza di qualità e un’auspicata integrazione”.

“Nelle ultime settimane – ha ricordato Torrenti – sono stati reindirizzati verso altre regioni oltre 700 migranti ma va comunque sottolineato che stiamo parlando di una percentuale minima quando, al contrario, la presenza di immigrazione regolare è aumentata nel 2014 da 103 a 108.000 unità (9 per cento della popolazione) senza creare alcun problema”.

Richiamando l’attenzione rispetto a un dibattito di più alto profilo, l’assessore alla Solidarietà ha poi illustrato la proposta di legge regionale sull’Immigrazione che, ha spiegato assieme al consigliere regionale Franco Codega che l’ha presentata, affronta una revisione dell’assistenza complessiva agli immigrati presenti in Friuli Venezia Giulia, facendo rientrare in una norma tutta quella serie di azioni che, di fatto, sono già state messe in campo.

“Non è una legge rivoluzionaria – ha commentato Torrenti – ma è importante in quanto potrà fornire un quadro globale entro il quale si svilupperà l’operatività del Piano triennale elaborato dalla Giunta regionale”.