“Per la tratta di nostra competenza ritengo che la ‘testa’ dell’organizzazione possa trovarsi in Ungheria, è da lì che partono i mezzi di trasporto, spesso noleggiati. Ma non per forza sono ungheresi”. “Indagini in passato avevano dimostrato che spesso ci sono più associazioni che si dividono le tratte e si passano i clandestini durante il viaggio”. Così il Procuratore De Nicolo, precisando che “il viaggio dei profughi, da zone di guerra al Nord Europa, può costare tra 4 e 6mila euro”.
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