Udine, 14 lug – “I numeri sono molto limitati e quindi c’è la
possibilità di venire incontro a questa richiesta”. Lo ha
affermato l’assessore alla Solidarietà, Gianni Torrenti, dopo
che, a seguito degli ingenti sbarchi avvenuti recentemente a
Brindisi, è stato chiesto alle Prefetture del Friuli Venezia
Giulia di accogliere in regione 50 migranti.
“I prefetti – ha spiegato Torrenti – si sono accordati per
destinarne 10 a Pordenone e Gorizia e altri 30 a Trieste, ma al
momento non sappiamo con precisione in quali luoghi verranno
ospitati”.
“Questa è una richiesta minima – ha sottolineato – e coerente con
la solidarietà che noi chiediamo alle altre regioni d’Italia
quando si verificano arrivi ai confini di Tarvisio, Trieste e
Gorizia. Tenendo conto che lo sforzo richiestoci è molto
limitato, non c’è motivo di essere preoccupati o di alzare
barricate”.
L’assessore regionale ha poi evidenziato che “in Friuli Venezia
Giulia non vi è alcun allarme sociale e nessuna violazione dei
piani di riparto dei migranti, come invece si vuole far credere.
La percentuale di migranti accolti nella nostra regione è la
stessa che si registra nel resto d’Italia”.
Per Torrenti “la situazione è gestita con oculatezza, come
dimostra il fatto che, in questo caso specifico legato agli
sbarchi di Brindisi, nessuno dei migranti in arrivo è stato
destinato alla prefettura di Udine. Inoltre non va dimenticato
che, a parte qualche caso singolo, è da oltre due anni che non
ospitiamo migranti provenienti da sbarchi di massa, mentre è da
otto mesi che non arrivano nuove persone, se non – ha concluso –
casi singoli o piccoli gruppi”.
ARC/AL/fc
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