In deltaplano da Zoncolan a Olimpo. A destinazione dopo 40 giorni

In deltaplano da Zoncolan a Olimpo. A destinazione dopo 40 giorni

Sono atterrati ieri alle ore 17.00 sul Monte Olimpo i due deltaplanisti Suan Selenati e Manuel Vizzi, dopo una quarantina di giorni di volo con partenza dal monte Zoncolan. Dopo due giri attorno all’Olimpo, il velivolo protagonista dell’avventura è arrivato a Litochoro, vicino al mare, accolto dal sindaco. Sono stati 1.500 i chilometri percorsi dal 10 agosto, data della partenza dallo Zoncolan, in Carnia. La coppia di piloti è stata seguita a terra da una terza persona, con un mezzo per trasportare il deltaplano ai punti di partenza e fornire l’eventuale assistenza. Il percorso ha toccato, oltre il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia Erzegovina, il Montenegro e infine la Grecia. Con il materiale video raccolto durante il viaggio sarà prodotto un film della durata di 45-60 minuti che vedrà la sua uscita nei primi mesi del 2014, destinato ai festival cinematografici internazionali e alla distribuzione televisiva. Il tutto anche allo scopo di promuovere il deltaplano come disciplina olimpica.

Questo il messaggio di ringraziamento dal blog del viaggio
Quando si raggiunge un obbiettivo la prima sensazione è di incredulità e disorientamento. Proprio come superare l’esame della vita, o forse (ma io non lo so) andare all’altare. Oggi il nostro sentimento è molto simile simile a questo, ma bisogna aggiungere il brivido delle aquile che ci seguono sotto alle nuvole, la forza espressa in metri al secondo che ti spingono verso l’alto e ti portano sull’Olimpo, il freddo e la sete che non contano niente rispetto a quello che si sta vedendo, la meta non è il risultato ma l’effetto di un procedimento di guerra e pace con noi stessi e con il cielo, sempre troppo alto e troppo bello. Abbiamo portato a termine il nostro viaggio, anche se il sogno non ha mai termine. Abbiamo visto più di quello che ci aspettavamo, abbiamo spinto più del previsto. Abbiamo sognato il giusto, e guadagnato il nostro. Grazie a tutti voi che siete stati parte di questa avventura, Grazie all’amicizia, che resiste anche ai momenti di rabbia e di sudore.

ZONCOLAN OLIMPO 2013

Attraversare i Balcani partendo dalla Carnia, culla del deltaplano nel mondo, e raggiungere l’Olimpo, la casa degli dei. Il percorso più lungo mai realizzato con dei deltaplani, velivoli senza motore simili a degli aquiloni.

– Il pilota della squadra italiana sfrutterà esclusivamente la forza del vento e l’uso delle sue gambe per coprire i 1500 km che separano il monte Zoncolan dall’Olimpo. Con lui, un altro pilota lo aiuterà a scegliere le vie migliori per volare più lontano possibile, precedendolo nei decolli più sperduti, o semplicemente mai scoperti prima.

– La coppia di piloti sarà seguita a terra da una terza persona che trasporterà i deltaplani e quanto altro necessario alla sopravvivenza. Il mezzo potrà caricare i deltaplani esclusivamente per trasportarli nel più vicino punto di partenza. Il pilota apripista potrà usufruire del mezzo per raggiungere l’altro pilota, mentre questi si muoverà esclusivamente a piedi fino al raggiungimento del successivo punto di partenza, dunque compirà l’intero percorso solo con la forza del vento o delle sue gambe.

– A bordo del mezzo di assistenza viaggerà una fotografa – giornalista la quale documenterà l’intera avventura, entrando nel vivo delle terre attraversate e nell’animo delle popolazioni locali.

– L’impresa sarà seguita in diretta sul web attraverso la nuovissima tecnologia LIVE TRACKING che permette di visualizzare in tempo reale la posizione e i movimenti dei piloti sullo scenario tridimensionale di Google Earth. Inoltre saranno inviate quotidianamente immagini fotografiche e filmati sui momenti più significativi della giornata.

– Importanza assoluta sarà data al prodotto audiovisivo finale:

Il deltaplano del pilota principale sarà dotato di 3 videocamere a bordo: una soggettiva sul casco del pilota, una sulla parte posteriore del mezzo che permette di riprendere il pilota in primo piano e il paesaggio sottostante sullo sfondo, una oggettiva laterale con il primo piano del pilota e lo sfondo dello spazio aereo.

Il pilota apripista-operatore sarà dotato di camera sul casco per riprendere dall’esterno il pilota principale in volo. In più anche il suo deltaplano sarà dotato di una camera a bordo.

A terra, l’accompagnatore e la giornalista seguiranno con una videocamera i momenti della preparazione, il percorso terrestre, le varie avventure che succederanno nei momenti di non-volo. Inoltre 24 ore su 24 sarà attiva una camera soggettiva del pilota principale che documenterà tutto quello che vedranno i suoi occhi: dal risveglio alla programmazione del percorso, dal decollo al volo assieme agli uccelli, dagli atterraggi d’emergenza agli incontri con le popolazioni locali, dalla ricerca di un ricovero notturno ai momenti di festa che si potranno creare nei giorni di pioggia, passando per gli inevitabili imprevisti e la soluzione dei problemi più disparati.

Al termine dell’impresa sarà montato un film della durata di 40 – 60 minuti.