In Friuli contributo regionale per la casa anche alle coppie di fatto

In Friuli contributo regionale per la casa anche alle coppie di fatto

gay

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha approvato la modifica al regolamento in materia di edilizia agevolata che consente la presentazione di domande di contributo anche a persone dello stesso sesso che già convivono o intendono unirsi in una stabile relazione di coppia di fatto.
Un’altra modifica consente di presentare domanda anche ad un adulto in contitolarità con soggetti minorenni quando l’intervento deve essere attuato in tale forma per espressa disposizione del giudice a tutela del diritto del minore.
Il provvedimento, passato oggi in Giunta, dovrà essere discusso e approvato in IV Commissione consiliare, per tornare successivamente all’esame dell’Esecutivo del Friuli Venezia Giulia per l’approvazione definitiva.
“Si tratta di due modifiche urgenti ed importanti non solo per garantire pari diritti a tutti, ma soprattutto per sanare situazioni che vedevano la Regione in deficit normativo rispetto a fattispecie che sono già oggetto di procedimenti giudiziari”, ha commentato Santoro: “si tratta di offrire una risposta normativa certa a situazioni di diritto civile che non possono attendere gli esiti giudiziari, che vedrebbero in ogni caso la Regione in difetto”.
Con questa stessa delibera è evidenziata la volontà della Giunta regionale di procedere in tempi brevi all’adeguamento dell’intero regolamento di settore alle disposizioni legislative intervenute nel corso degli ultimi anni”.
Con le modifiche intervenute, il comma 3 dell’articolo 8 del decreto del presidente della Regione 13 aprile 2004, n.124 (regolamento di esecuzione dell’articolo 5 della legge regionale 7 marzo 2003, n.6, concernente le agevolazioni per l’edilizia agevolata) ora recita: “possono presentare domanda solo persone maggiorenni in forma singola oppure associata qualora si tratti di coppia intenzionata a contrarre matrimonio o coniugi, o qualora si tratti di coppia, anche formata da persone dello stesso sesso, convivente more uxorio o intenzionata a convivere more uxorio. Può essere altresì presentata domanda in forma associata in contitolarità con un soggetto minorenne qualora l’intervento debba essere attuato in tale forma per espressa disposizione del giudice a tutela del diritto del minore”