Sono stati tratti in salvo i tre escursionisti che poco prima delle 17.30 hanno chiamato i soccorsi al rientro dalla ferrata del Monte Chiadenis. Si tratta di una giovane di Gorizia del 1991, E. S., e di due giovani del 1990, D. M. e del 1991, A. A., rispettivamente di Monfalcone e di Palmanova. I tre escursionisti hanno raccontato di aver attaccato la ferrata alle 11.15 dal lato occidentale, ovvero dal versante del Rifugio Calvi e di averla conclusa nel pomeriggio, verso l’imbrunire. Una volta scesi sul lato orientale però i tre si sono trovati di fronte ad un pendio completamente innevato per rientrare al Rifugio Calvi con il sentiero cancellato dalla neve. Uno di loro aveva i ramponi, ma gli altri due solamente le catenelle, non adatte a superare pendii inclinati. Colti dal buio e provati dalla giornata hanno deciso, saggiamente, di chiedere aiuto. I soccorritori della stazione di Sappada del Soccorso Alpino e Speleologico, allertati dalla Sala operativa regionale per le emergenze sanitarie, si sono portati in quota il più possibile con i mezzi fuoristrada, avvicinandosi al Rifugio Calvi.
Dal Calvi hanno risalito fino al Passo Sesis per aggirare la montagna da nord e raggiungere i ragazzi poco dopo le 19. Valutate le condizioni della ragazza, che era molto stanca, si è deciso di non ripercorrere a ritroso il percorso per Passo Sesis, ma di far rientrare i tre giovani attraverso Passo dei Cacciatori, privo di neve. Tre soccorritori sono invece rientrati comunque per Passo Sesis per riprendere i mezzi. I tre giovani con gli altri soccorritori che li accompagnavano sono stati recuperati all’uscita del sentiero che passa sopra Casera di Casa Vecchia, in prossimità della strada. L’intervento si è concluso alle 21.30.