Spaziano dall’impatto degli smartphone sulla vita quotidiana all’uso della robotica educativa nelle scuole gli ambiti di ricerca del Laboratorio NuMe (Research Laboratory For New Media) dell’Università di Udine che, da oggi, ha una nuova sede a Pordenone grazie alla sinergia con il Consorzio Universitario. Il nuovo spazio, destinato ad accogliere attrezzature e postazioni per le attività di ricerca, è stato assegnato dal Consorzio all’Ateneo friulano ed è stato inaugurato nel Centro Polifunzionale di Pordenone alla presenza di numerose autorità.
«Si tratta di un importante riconoscimento dell’attività svolta finora – ha evidenziato Leopoldina Fortunati, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e coordinatrice del gruppo di ricerca del Laboratorio NuMe – e di un incentivo a metterci sempre più al servizio del territorio. Tra le ricerche portate avanti dai nostri assegnisti ricordo in particolare quella sull’autismo adulto, in collaborazione con l’Azienda sanitaria, e quella sulla diffusione delle nuove tecnologie nelle élite professionali, resa possibile dal sostegno della Fondazione Friuli. Un altro ambito riguarda la diffusione dell’antisemitismo nelle scuole e lo studio di fenomeni di bullismo nei confronti dei bambini ebrei che si stanno drammaticamente evidenziando dopo l’avvento dell’Isis». L’inaugurazione del laboratorio è stata l’occasione per annunciare che «il comune toscano di Peccioli (PI) finanzierà un nuovo assegno di ricerca sulle nuove metodologie di partecipazione dei cittadini al bene pubblico: un progetto di tre anni che prevede quasi 400 interviste faccia a faccia».
Andrea Zanni, direttore del Consorzio Universitario di Pordenone, evidenzia che «il Laboratorio NuMe si inserisce a pieno titolo tra i sei laboratori di ricerca già attivi a Pordenone, delle varie università insediate, e rappresenta un’ulteriore preziosa risorsa a disposizione del territorio. L’obiettivo, ora, è quello di far conoscere alle istituzioni e al territorio le potenzialità di questo nuovo laboratorio, affinché diventi un punto di riferimento anche per il tessuto industriale e sociale pordenonese. Per il Consorzio Universitario di Pordenone, l’insediamento ufficiale del laboratorio NuMe rappresenta un’ulteriore decisivo potenziamento del proprio Polo Universitario di via Prasecco».
Le attrezzature già presenti, tra cui droni, stampanti 3D e una serie di robot, saranno implementate già nelle prossime settimane con materiali hardware e nuove tecnologie per la didattica, destinate in particolare agli studi sulle tecnologie per la disabilità e sulla robotica sociale. Molto attivo anche sul fronte della robotica educativa, il laboratorio Nume porta avanti numerosi progetti negli istituti comprensivi della regione, coinvolgendo alunni dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole secondarie, con attività che spaziano dagli incontri di formazione per insegnanti a esercitazioni pratiche con i robot con i ragazzi delle scuole secondarie. Uno degli ambiti di ricerca più sviluppati è quello sulla robotica sociale: all’Università di Udine, per la prima volta in Italia, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico un robot sociale sviluppato presso i laboratori della Scuola Sant’Anna di Pisa all’interno del progetto europeo di ricerca Robotera. Lo studio del ruolo dei robot sociali negli spazi pubblici, infatti, è oggetto di una ricerca congiunta tra il Laboratorio NuMe e l’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna.
Gian Luca Foresti, direttore del Centro Polifunzionale di Pordenone, ha partecipato all’inaugurazione insieme ad Andrea Zannini, direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio, e ha ricordato che «l’inaugurazione dei nuovi spazi del laboratorio NuMe rappresenta un momento significativo per il Centro Polifunzionale. In particolare, da oggi gli studenti di Scienze e tecnologie multimediali, Comunicazione multimediale e tecnologie dell’informazione e i ricercatori potranno godere di una sede più ampia e confortevole, dove condurre i propri studi e lavorare su temi innovativi, a stretto contatto con social robot e stampanti 3D».
Nel gruppo di ricerca del Laboratorio NuMe, attivo dal 2013 a Pordenone, operano Manuela Farinosi, sociologa, Alan Mattiassi, psicologo che lavora nelle neuroscienze, Michele Viel, artista e tecnologo, Laura Pagani, statistica e docente del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche, Federico Costantini, informatico giuridico del Dipartimento di Scienze giuridiche, Gabriele Giacomini, filosofo e cognitivista, attualmente assessore all’Innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine, Francesca Cavarocchi che fa ricerca sulla diffusione dell’antisemitismo, Michael Tooke e infine Giovanni Ferrin, responsabile delle tecnologie del laboratorio.
All’inaugurazione sono inoltre intervenuti Gabriele Giacomini, Alessandro Basso, delegato del Comune di Pordenone per i rapporti con l’Università, Carlo Francescutti, responsabile della Struttura “Integrazione Sociale” dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.5 Friuli Occidentale.