«Iniziamo un rapporto e una collaborazione al di là delle appartenenze politiche, l’importante è agire per il bene di Pordenone e dei suoi cittadini, valutare cosa possiamo fare per risolvere i problemi e accrescere la qualità della vita in termini di servizi e infrastrutture». Con queste parole il sindaco Alessandro Ciriani ha aperto l’incontro in Municipio tra la giunta comunale al completo e la Regione, rappresentata dal vicepresidente Sergio Bolzonello e gli assessori Telesca, Torrenti e Panontin, dedicato ad alcuni dei temi cruciali riguardanti la città e le relative richieste del Comune a Trieste.
Un primo incontro «proficuo per instaurare un rapporto collaborativo di ordine generale a cui ne seguiranno altri più specifici». In agenda nelle prossime settimane anche un vertice tra Ciriani e Serracchiani, come riferito da Bolzonello.
«Non vogliamo presentare “la lista della spesa”– ha precisato Ciriani – e anzi il Comune si sta riorganizzando per agire in autonomia senza dover sempre ricorrere alla Regione, ma è chiaro che su alcune questioni fondamentali ci serve un sostegno». Diversi i temi posti sul tavolo dal Comune e su cui si sono gettate le basi per un dialogo aperto e collaborativo, a partire dai nodi cruciali della grande viabilità cittadina con particolare riferimento a quella per il nuovo ospedale. L’intento è inserire la progettazione viaria a sostegno dell’ospedale all’interno del piano complessivo del nuovo nosocomio, in modo che le due cose viaggino assieme in modo coerente.
All’ordine del giorno anche la necessità di alcuni interventi prioritari sull’edilizia sportiva e scolastica, con un focus sulla possibile costruzione di una nuova scuola a Torre. Una proposta, quest’ultima, caldeggiata dal centrosinistra in campagna elettorale e fatta propria dalla giunta Ciriani. E, a proposito di infrastrutture, pieno accordo sulla necessità di accelerare quelle per l’Interporto.
Affrontato anche il tema della gestione dei profughi. L’esecutivo comunale ha rinnovato la richiesta alla Regione di trasferire temporaneamente alcuni uomini dell’ex polizia provinciale (e ora entrati nel corpo forestale regionale) in supporto agli uomini della polizia municipale. La giunta regionale si è riservata di valutare, «ma per la città sarebbe importante» hanno sottolineato i vertici comunali.
Avviato anche il dialogo sulla destinazione delle sedi dell’ormai ex Provincia. Via libera, in particolare, alla collaborazione tra Trieste e Pordenone per sistemare i giudici di pace in un luogo diverso dall’ex biblioteca di piazza della Motta. Una soluzione che costituirebbe il via libera al restyling della piazza previsto dal Comune – pronto per giugno 2017, è stato annunciato – con la destinazione dell’ex biblioteca a sede di associazioni musicali e della piazza in generale a “palcoscenico” culturale.
Si è discusso anche di cultura. In primo piano tra le richieste del Comune alla Regione il sostegno a un grande evento per valorizzare il Pordenone. L’idea dell’amministrazione cittadina è infatti valorizzare gli eventi di grande richiamo e i contenitori culturali cittadini in un ottica di razionalizzazione.
Clima positivo anche sulla ricerca di nuovi canali di finanziamento per il potenziamento del turismo. Interlocutorio, infine, l’esito del confronto sulle Uti. «Possiamo rimanere distanti su certi temi – ha commentato a margine del vertice Ciriani – ma ciò non impedisce una discussione fruttuosa». Con lo stesso spirito il sindaco affronterà l’incontro con Serracchiani. «Abbiamo due visioni politiche differenti, ma sui grandi temi della città è un bene aprire un confronto serio e fecondo».
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