Industria: Bini-Rosolen, Regione attenta e proattiva su crisi Pilosio

Trieste, 7 gen – “L’Amministrazione regionale segue con
attenzione estrema la crisi della Pilosio di Feletto Umberto e
utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per favorire
un’evoluzione favorevole a beneficio dei lavoratori di una
vicenda industriale la cui diagnosi è severa ma non disperata”.

Lo hanno affermato gli assessori regionali alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini e al Lavoro Alessia Rosolen al
termine dell’incontro telematico avuto questo pomeriggio con le
organizzazioni sindacali sul futuro della Pilosio, azienda
storica di Feletto Umberto attiva nella produzione di ponteggi,
casseforme e blindaggi per la costruzione e la manutenzione nel
settore dell’edilizia, di cui il Fondo Columna ha deciso a
settembre la messa in liquidazione.

Nel corso dell’incontro, dai rappresentanti dei lavoratori è
stato confermato che lo stabilimento ha commesse per proseguire
la produzione fino a marzo, mentre gli addetti sono in regime di
cassa integrazione. Le organizzazioni sindacali hanno espresso la
preoccupazione per una cessazione dell’attività che potrebbe
pregiudicare definitivamente il lavoro nella fabbrica. E’ emerso
che esistono svariate manifestazioni di interesse che per ora non
si sono concretizzate anche in considerazione della complessa
situazione societaria e finanziaria della Newco.

“E’ un’azienda che ha le professionalità, la storia e i
presupposti industriali per stare in piedi”, hanno rilevato Bini
e Rosolen. “Per questo non solo siamo attenti a monitorare
qualsiasi segnale di interesse si sia già manifestato – ha
aggiunto Bini -, ma intendiamo anche coinvolgere Confindustria in
un’esplorazione proattiva di tutti i soggetti produttivi d’area
che per ipotesi potrebbero offrire uno sbocco alla crisi dello
stabilimento di Feletto Umberto”.

Attualmente la Pilosio conta 48 dipendenti, di cui 27 operai, 17
impiegati e 4 quadri.
ARC/PPH/ep

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