Iris Berardi: un’altra minorenne nel caso bunga bunga

iris-berardi

Nelle 227 pagine con le nuove intercettazioni integrative giunte alla Camera ieri ci sono novità sorprendenti: la conferma della presenza di una seconda minorenne durante il bunga bunga ad Arcore e gli insulti feroci di Nicole Minetti rivolti a Silvio Berlusconi. Dai nuovi documenti emergono anche stralci di conversazioni ed sms: “Le gemelle De Vivo ballavano in mutande e toccavano il presidente nelle parti intime”. Nel caso Ruby spunta anche la cocaina. Il fidanzato di Marysthell – la brasiliana – aveva in auto 12kg di coca, proprio all’interno di uno dei garage di via Olgettina.

La seconda minorenne presente ai festini del bunga bunga sarebbe Iris Berardi, diciannovenne brasiliana, che si sarebbe trasferita a Milano quando aveva soltanto 17 anni. Anche lei iniziata alle feste di Arcore perché voleva fare carriera nel mondo dello spettacolo. La polizia ha sequestrato alla ragazza agendine in cui sono registrati una serie di importi ricevuti da “papi”, lo stesso nomignolo con cui Noemi Letizia disse che Silvio Berlusconi amava farsi chiamare dalle sue “pupille”. La somma si aggira sui 40 mila euro, inoltre la tracciatura delle celle telefoniche in cui è transitato il cellulare della giovane la localizzano ad Arcore almeno una trentina di volte durante il 2010. E risulta che almeno due volte la ragazza si trovava ad Arcore e Villa Certosa nel 2009, quando è ancora minorenne. Ci sarebbero anche altre due minorenni nell’occhio del ciclone, le giovanissime Ambra Battilana e Chiara Danese, due piccole miss piemontesi che hanno compiuto 18 anni soltanto nei mesi scorsi.

Dalle nuove 227 emergono nuovi particolari sulle feste ad Arcore, come le dichiarazioni dell’autista di Emilio Fede che afferma che a San Valentino tutte le ragazze ad Arcore vestivano con un babydoll rosso. Ma ci anche nuove intercettazioni ed sms del consigliere regionale Nicole Minetti, che si rivolge a Silvio Berlusconi con epitomi che non sembrano propriamente di una madre lingua inglese – titolo che le era stato dato dal Presidente del Consiglio nella sua telefonata a Gad Lerner. Ecco alcuni stralci pubblicati dalle testate giornalistiche oggi:

“Adesso fa finta di non ricevere chiamate, ma quando si cagherà addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi”. “Se vuole vedermi mi chiama lui, ma se vado ci vado con gli avvocati” “Non me ne fotte un cazzo se lui è il presidente del Consiglio o, cioè, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido”.

Inquietanti, le dichiarazioni di Nicole Minetti, che il giorno 8 gennaio 2011 invia un sms a Barbara Faggioli parlando delle candidature alle elezioni: “A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice, bene me le sono levate dai coglioni, lo stipendio lo paga lo Stato”.