Istruzione: Panariti, Fvg apripista educazione diritti glocali

Padova, 4 dic – “Il Friuli Venezia Giulia, con le linee guida
di educazione alla pace, si conferma precursore in Italia nei
progetti didattici innovativi dedicati all’educazione ai diritti
glocali”.

È quanto ha affermato oggi a Padova l’assessore regionale a
Formazione e Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo,
nell’aula magna dell’Università, all’apertura dell’anno dei
Diritti Umani con il seminario di formazione ai diritti e alla
cittadinanza attiva intitolato In spirito di Fratellanza.

Nella sua relazione, Panariti ha citato l’esperienza dei due
programmi “La mia scuola per la pace. A scuola si insegna e si
impara la pace” e “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace” che
hanno visto la Regione e il mondo scolastico regionale impegnati
in prima linea “nel creare uno spazio che rinsaldi i rapporti di
fiducia facendo del Friuli Venezia Giulia il primo laboratorio ad
interrogarsi e ad attivarsi sulla necessità di allargare i
diritti e renderli esigibili”.

L’iniziativa patavina si colloca alla vigilia del 70.
anniversario della Dichiarazione dei diritti umani e dell’entrata
in vigore della Costituzione della Repubblica italiana
(1948-2018), e richiama l’urgenza di mettere al centro
dell’attenzione un maggior investimento didattico sui diritti
umani e sulla pace.

Per questo l’iniziativa , voluta dal Coordinamento nazionale
degli Enti locali per la pace e i diritti umani, Centro diritti
umani Antonio Papisca dell’Università di Padova, Comune di
Padova, Miur, Scuola di alta formazione Eis-Lumsa, Rete nazionale
delle scuole per la pace, Tavola della pace e Cipsi, ha visto la
partecipazione anche del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

“Con le linee guida per l’educazione alla pace e alla
cittadinanza glocale realizzate nell’ambito di un’alleanza
educativa che ha visto la collaborazione di diversi soggetti – ha
ricordato Panariti – la Regione è stata precursore di una serie
di iniziative che si inseriscono nel programma nazionale alla
cittadinanza e che anche oggi, nel confronto con le altre
esperienze nazionali, ci ha visto protagonisti ed esempio di
buona pratica”.

“D’altra parte – è stato il commento di Panariti – il Friuli
Venezia Giulia non poteva non trarre un’esperienza didattica
forte dalle memorie della Grande Guerra ancora vive nel vissuto
di un territorio di confine complesso, segnato dalla convivenza
di molti campi contrapposti e dal ricordo della profuganza
vissuta sulla propria pelle da molte persone”.

È da questo patrimonio storico e sociale che, secondo Panariti, è
stato possibile “trarre una relazione diretta con le memorie
quotidiane, con la difficoltà delle persone che oggi arrivano da
noi come profughi, con la disabilità, con le discriminazioni e le
disuguaglianze e farne un progetto didattico attivo che ha
coinvolto molti docenti e scuole”.

All’inaugurazione dell’Anno dei diritti umani hanno preso parte
anche il coro Valussi degli studenti dell’Istituto comprensivo II
di Udine e don Pierluigi Di Piazza, presidente del centro di
accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano.
ARC/SSA/fc

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