I rapporti di collaborazione tra enti pubblici e privati in fatto di patrimonio storico-artistico possono produrre spesso frutti interessanti. Lo dimostra “Odorico Politi ritrovato. Gli affreschi di palazzo Antonini”, la nuova esposizione organizzata dal Civici Musei udinesi che verrà inaugurata presso il Salone del Parlamento nel Castello di Udine giovedì 8 aprile 2010 alle ore 18.00.
Quando alla fine di novembre dello scorso anno, la Banca d’Italia ha chiuso la sua filiale udinese di palazzo Antonini ha deciso, su suggerimento della Soprintendenza regionale per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici, di trasferire in deposito triennale ai Civici Musei i tre affreschi staccati di Odorico Politi (Udine, 1785 – Venezia, 1846) che ornavano uno gli uffici di rappresentanza al piano nobile dell’edificio. A seguito dei lavori di ristrutturazione cui palazzo Antonini fu sottoposto dal 1977 per porre rimedio ai danni causati dal sisma, le opere furono staccate dalle pareti di una delle stanze al pianoterra dell’edificio per essere collocate su supporti mobili che ne permettessero il trasferimento negli ambienti del piano nobile allo scopo di garantirne una migliore conservazione. Da quel momento, per ovvie ragioni di sicurezza legate all’attività della banca, la loro visione rimase riservata ad un pubblico ristretto di appassionati e studiosi d’arte, che ben conoscevano la storia di quegli affreschi eseguiti da Odorico Politi intorno al 1818 nel palazzo di proprietà dei conti Rambaldo e Francesco Giacomo Antonini, innalzato nel Cinquecento su progetto di Andrea Palladio proprio all’inizio di borgo Gemona.
In occasione dell’avvenuto deposito presso i Civici Musei si è deciso di collocare i dipinti nel tratto finale del percorso permanente della Galleria d’Arte Antica in Castello per offrire loro nuova visibilità e sottolinearne così l’importanza nel contesto storico e artistico cittadino della prima metà dell’Ottocento, quali imprescindibili documenti di stile e di gusto di un’epoca ancora poco nota al grande pubblico. La mostra, che rimarrà aperta dal 9 aprile al 27 giugno 2010, costituirà, dunque, l’occasione per presentare alla cittadinanza il nuovo allestimento espositivo, destinato ad accogliere gli affreschi che saranno affiancati da altre testimonianze riguardanti il pittore friulano Odorico Politi, uno dei maggiori interpreti, in ambito locale, delle poetiche neoclassiche.
Dopo una prima formazione compiuta all’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’artista si recò nel 1809 a Roma dove entrò in contatto con i circoli artistici facenti capo all’Accademia d’Italia e alla personalità dello scultore Antonio Canova (1757 – 1822), massimo esponente del Neoclassicismo internazionale. Tali contatti permisero all’artista friulano di rendersi partecipe di quella temperie culturale favorendone la diffusione a livello locale dopo il suo rientro a Udine, avvenuto nel 1812. Prima di stabilirsi definitivamente a Venezia dove, dal 1831, assunse la docenza alla cattedra accademica di Pittura, Politi si fermò inizialmente a Udine avviando una serie di imprese decorative ad affresco che rimangono, ancora oggi, tra gli esempi più significativi di tal genere in ambito udinese.
Tra di esse, si annovera l’intervento a palazzo Antonini, concluso prima del 1825, dove realizzò tre scene raffiguranti Ulisse e Nausicaa tratta dall’Odissea omerica, cui si affiancavano Diotima a colloquio con Socrate e Alcibiade scoperto da Socrate nel Gineceo, episodi questi ultimi ispirati alla vita del filosofo greco. I tre dipinti, concepiti come quadri riportati su una parete e racchiusi da cornici a stucco, avrebbero dovuto far parte di un ciclo più ampio di cui oggi non si conserva memoria. Essi appaiono declinati in eleganti e sobri equilibri compositivi e sono contraddistinti da forme nitide e da una pittura orchestrata su pochi toni fondamentali che testimonia la loro ascendenza neoclassica.
La mostra, come detto, sarà visitabile fino al 27 giugno nella Galleria d’Arte antica del Castello di Udine dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17 (fino al 30 aprile) e dalle 10.30 alle 19 fino al 27 giugno (lunedì chiuso). Per informazioni: PuntoInforma 0432 414 717/718
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