Le masse d’aria provenienti dal Giappone, nel loro movimento verso l’oceano Pacifico e gli Stati Uniti, hanno gradualmente perso il loro contenuto iniziale di radioattività. I livelli di radioattività misurati sulla costa occidentale degli Stati Uniti e riportati dall’Ente per la Protezione dell’Ambiente sono bassissimi, così come quelli misurati in Islanda.
I livelli in Italia saranno quindi talmente bassi da essere difficilmente rilevabili con i normali sistemi di misura e comunque di nessuna rilevanza dal punto di vista sanitario.
Qualunque tipo di precauzione, quali iodio profilassi o riparo al chiuso, risulta quindi del tutto fuori luogo.
Tutti i risultati delle misure giornaliere effettuate sino ad oggi in Italia, comprese quelle effettuate da ARPA FVG, non hanno evidenziato anomalie rispetto a quanto rilevato precedentemente all’incidente.
ARPA Friuli Venezia Giulia continuerà a seguire l’evolversi della situazione e ad effettuare tutte le misure necessarie. Qualunque eventuale variazione rispetto ai livelli di fondo naturale verrà comunicata.
Aggiornamento 25 marzo
Tutti i risultati delle misure effettuate oggi 25/03/2011 dal Laboratorio di Fisica Ambientale di ARPA FVG non hanno evidenziato anomalie rispetto a quanto rilevato precedentemente: non risulta cioè presenza alcuna di radionuclidi artificiali gamma emettitori.