Dopo il successo della canadese Teréz Montcalm, allo Zancanaro di Sacile l’impeccabile swing della top pianist giapponese Chihiro Yamanaka con il suo trio. E’ il quarto concerto della rassegna “Il Volo del Jazz”, che proseguirà con altri due appuntamenti: il leggendario batterista dei Fourplay Harvey Mason e la nuova grande voce dell’Africa Dobet Gnahorè.
Sacile (PN) – Tredici dischi all’attivo con la prestigiosa Verve Records, top jazz pianist in Giappone e acclamata negli Stati Uniti, Chihiro Yamanaka si è imposta come una tra le pianiste più importanti della scena jazz contemporanea. Sarà la pianista nipponica con il suo “European trio”, da tempo diventato il suo veicolo espressivo d’elezione e composto da Mauro Gargano al contrabbasso e Mikey Salgarello alla batteria, la protagonista, venerdì 21 novembre alle 21 allo Zancanaro di Sacile, del quarto appuntamento della rassegna “Il volo del Jazz”, la proposta culturale firmata Circolo Controtempo giunta quest’anno alla sua decima edizione. Definita dal New York Times “una tra le pianiste piu’ importanti e geniali del 21° secolo”, Yamanaka è una dei giovani musicisti più richiesti dal ghota del jazz internazionale. Nativa di Tokyo ma residente a New York, negli ultimi anni ha effettuato concerti in piano solo, in trio e con orchestra in jazz festival, teatri e arene tra i più importanti al mondo. Formatasi musicalmente tra Royal Academy of Music di Londra e Berklee College of Music di Boston, ha ottenuto numerosi premi in Giappone, Europa e Stati Uniti. Swing, ritmo e fender rhodes sono sparsi tra le pieghe dei suoi brani, in una giostra infinita di soluzioni musicali mai scontate, sorprendenti. Il tutto condito da una tecnica pianistica invidiabile e da uno stile impeccabile. Così capita che la musica di Chihiro Yamanaka si ascolti che è un piacere, tra standard e temi originali che sanno farsi apprezzare.
Con la tappa di Sacile del suo “After Hours tour” la pianista giapponese riconferma il sodalizio perfettamente rodato con il suo trio, dando vita a un confronto continuo tra il suo pianoforte, il contrabbasso di Mauro Gargano e la batteria di Mikey Salgarello, un dialogo fatto di cambi di ritmo a velocità vertiginose, cadenze sincopate e riprese regolari degli stardards, di quei “punti di riferimento sonori” ai quali Yamanaka offre un contributo di originalità, in termini di arrangiamento, capace di innovare senza snaturare le caratteristiche costitutive. Il suo approccio al piano è basato su una eccelsa tecnica esecutiva al servizio di uno stile caratterizzato dall’alternanza di improvvisazioni e temi “eterni”, ma a renderla unica è la sua capacità di non essere mai banale e di far pulsare nel jazz, con grande trasporto emotivo e creativo, tutto il proprio bagaglio artistico, fatto di armonie e melodie in fin dei conti semplici e riconoscibili (come la classica Per Elisa di Beethoven), strizzate d’occhio al pop (Yesterday dei Beatles) e riferimenti al contemporaneo (la tragedia di Fukushima, sua terra natale, nella canzone originale Rain, rain and rain).
Chihiro Yamanaka a New York suona regolarmente con le sezioni ritmiche afro-americane più note e si è esibita con importanti nomi del jazz, tra cui Clark Terry, Gary Burton, George Russell, Curtis Fuller, Ed Thigpen, Nancy Wilson, George Benson ed Herbie Hancock. Il suo album di debutto “Living Without Friday”, nel 2001, l’ha posta sin da subito tra le più gradite sorprese della scena musicale internazionale. George Russell l’ha definita “una musicista molto dotata e creativa” ed il magazine giapponese Jazz Life l’ha descritta come “una dei più grandi talenti nel jazz degli ultimi decenni”. Nell’ottobre 2010 ha inaugurato l’evento di apertura del RomaFilmFestival con un eclettico piano solo insieme al carismatico artista nipponico e mago della consolle DJ Krush nello splendido scenario del Museo MAXXI. Nel 2011 il trio di Chihiro Yamanaka, all’Arena S.Giuliana a Perugia per UmbriaJazzFestival, ha aperto il set a Herbie Hancock/Shorter/Miller davanti ad una platea di circa 5.000 persone, ottenendo una standing ovation di dieci minuti, per poi esibirsi al prestigioso Lincoln Center di New York. Dopo l’acclamatissimo “Reminiscence” è uscito “Because”, un album omaggio ai Beatles, rivisitati con una sua personalissima visione. Recentemente ha firmato per la leggendaria Blue Note Records e il suo ultimo lavoro, uscito pochi mesi fa, è “Somethin’Blue”.
Dopo il suo concerto, per gli ultimi appuntamenti del “Volo del jazz”, arriveranno a Sacile, sul palco dello Zancanaro, il leggendario batterista dei Fourplay Harvey Mason (29 novembre alle 21) e la cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio Dobet Gnahoré (12 dicembre alle 21).