È tutto pronto per la tre giorni “La Protezione Civile e il Vajont. Prevenzione, soccorso, memoria”, che porrà i comuni delle valli del Vajont, in particolar modo Longarone, al centro di una serie di eventi e manifestazioni creati dalla Fondazione Vajont in sinergia con la Regione Veneto, il dipartimento della Protezione Civile, con il coinvolgimento della Regione Friuli Venezia Giulia, per informare, discutere e confrontarsi sul difficile tema delle prevenzione di catastrofi partendo proprio dalla tragedia del Vajont, il più grande “disastro evitabile” nella storia della nostra Repubblica.
Nella valli del Vajont sono attese circa 3.000 persone per il lungo weekend che prenderà il via a Longarone con l’inaugurazione della mostra “Terremoti d’Italia” alle ore 16:00 di venerdì 13 settembre, raggiungerà il culmine nella giornata di domenica 15 settembre con il Raduno dei Soccorritori – che già la mattina dopo la tragica catastrofe accorsero da tutta Italia sui luoghi del Vajont – e si chiuderà sempre domenica, alle ore 16:00, sulla Diga del Vajont con il concerto gratuito del pianista e compositore friulano Remo Anzovino. Il concerto si terrà anche in caso di maltempo grazie al posizionamento di una tensostruttura coperta.
“La musica può, a volte, aiutare la memoria. Cinquanta anni dalla notte del Vajont sono tanti per chi vuole si dimentichi. Sono niente per chi vuol sapere perché”. Afferma Remo Anzovino che, su questa ferita della sua terra, ha composto 9 ottobre 1963 – Suite for Vajont, suite per pianoforte e coro virile che chiude il suo quarto e ultimo album “Viaggiatore Immobile” (Egea Music). Un successo di critica e pubblico (anche numero uno della classifica jazz di iTunes) che l’artista sta portando in tournée nei principali teatri italiani.
Per questa composizione dalla travolgente forza espressiva ed emotiva, che solo un artista figlio di questi luoghi poteva creare, Anzovino si è avvalso di uno dei maggiori ensemble maschili del mondo, costituito dalle 42 voci del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.
Sul palco con lui tre musicisti che rappresentano tre mondi musicali distinti, i tre grandi filoni (la classica contemporanea, il pop e il jazz rock) che da sempre coesistono nella musica del compositore friulano: Vincenzo Vasi al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce, Alberto Milani alla chitarra elettrica e Marco Anzovino alle percussioni e chitarre acustiche.
Ed eccezionalmente per questo concerto unico, Remo Anzovino sarà accompagnato anche dal Quintetto d’Archi Edodea, uno dei maggiori ensemble contemporanei, che vanta prestigiose collaborazioni tra cui Muse, Elisa, Vinicio Capossela e Mauro Pagani.
Il concerto si aprirà con una variazione per violino solista e quintetto d’archi sul tema di 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), che verrà poi eseguito con la partecipazione straordinaria del Coro Polifonico di Ruda.
Il CONCERTO DELLA MEMORIA è organizzato dal Comune di Erto e Casso con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Pordenone, in collaborazione la Fondazione Vajont (Comuni di Erto e Casso, Vajont, Castellavazzo e Longarone), Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, Pro Loco Erto e Casso, Pordenone With Love, Camera di Commercio di Pordenone, Le Vigne di Zamò e Ilcam, con la consulenza tecnica di Azalea Promotion.