Liberamente ispirata all’omonimo libro (1967) di Desmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Dall’inizio della stagione sono già trascorse 15 serate, che hanno visto il quintetto musicale del progetto cimentarsi in 15 ore di repertorio sempre diverso, mai banale e di elevatissimo livello qualitativo, accogliendo ogni lunedì alla Casa della Contadinanza del Castello di Udine decine di appassionati, curiosi giovani e meno giovani e soprattutto ospiti nazionali ed internazionali di primordine quali Ellade Bandini, Marc Abrams, Antonio Marangolo, Daniele D’Agaro, per citarne alcuni e allo stesso tempo trovando spazio per ospitare anche nuovi talenti della scena musicale friulana come Filippo Orefice, Flavio Davanzo, Luca Colussi, Alessandro Turchet, Simone Serafini e tanti altri.
Per il nuovo appuntamento, in programma lunedì 17 marzo, sul palco saliranno elementi del collettivo originale: Federico Missio ai sassofoni, Francesco Bertolini alla chitarra, Paolo Corsini al pianoforte, Andrea Pivetta alla batteria e Marzio Tomada al contrabbasso. Sarà un ritorno al jazz main stream per La Scimmia Nuda e il quintetto spazierà dalla composizioni di Broadway e dei musical fino ad arrivare agli anni Sessanta, con una sorpresa pop per il finale. Una proposta musicale di cuore, non concettuale quella del collettivo in evoluzione, che, offrendo la possibilità di cenare (prenotazioni 329.2496211) si aprirà anche al pubblico con la jam session finale. La Scimmia Nuda punta il suo focus sulla riscoperta dell’aspetto sociale della musica con il pubblico che diventa protagonista in un contesto di condivisione e stimolo culturale.
Grande il successo di pubblico, praticamente sempre pieno ogni lunedì, con un riscontro artistico di alto livello professionale e musicale per il progetto organizzato da Live Act, l’associazione che ha come preciso intento quello di supportare la musica dal vivo e diventare un soggetto riconosciuto, un collettore d’idee e di esperienze, in grado di portare nel mercato della musica dal vivo nuove risorse economiche e un nuovo impulso alla scena musicale.
Il collettivo in evoluzione si è addentrato in diverse aree della musica moderna come il jazz, free jazz, funk, fusion, blues, rhythm and blues, sempre cercando una propria direzione artistica che vede la sua particolarità nell’attenzione verso il lato emozionale del fare musica, piuttosto che quello concettuale. La Scimmia Nuda ha saputo fin qui coinvolgere un pubblico molto trasversale, senza fascia d’età, trasportandolo in un racconto sonoro che vedrà a fine giugno la sua conclusione e con molte altre sorprese per i prossimi tre mesi.
Per informazioni su “La Scimmia nuda”: www.facebook.com/lascimmianudacollettivo