7 Marzo 2014 – La vittima è un cittadino tunisino, Abdelaziz M’Barek, 42 anni, residente a San Giovanni al Natisone. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe entrato nell’area dell’ex stabilimento “Golden Baby”, nella zona industriale, superando la rete di protezione che delimita i trasformatori della cabina dell’Enel, ed è stato investito da una scarica di 20 mila volt. Si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Enel per staccare il corpo dai cavi. I Vigili del Fuoco, chiamati dai carabinieri di San Giovanni al Natisone, sono arrivati sul posto con due autobotti e un’autoscala. In un primo momento, infatti, sembrava che l’allarme fosse scattato per un principio di incendio. Dalla cabina si vedeva infatti sprigionarsi del fumo. Secondo una prima ipotesi investigativa pare che il tunisino stesse rubando del rame insieme a dei connazionali. L’ipotesi è che si trattasse di un furto commissionato da cittadini romeni.
I carabinieri di San Giovanni al Natisone stanno ascoltando in queste ore altri cittadini tunisini, che si trovavano insieme alla vittima all’interno della ditta dismessa quando si è verificata la tragedia e che hanno chiamato i soccorsi. Gli inquirenti sono al lavoro per delineare i contorni dell’accaduto. L’ipotesi più accreditata al momento pare essere quella di un tentativo di furto di rame finito in tragedia. Il gruppetto potrebbe aver sbagliato qualche manovra nel tentativo di manomettere la cabina armadio dell’Enel. Avvisato dei fatti, il pm di turno Luca Olivotto ha disposto l’ispezione cadaverica esterna della vittima dell’incidente. Non sembra tuttavia ci siano molti dubbi sulle cause della morte. L’uomo è rimasto folgorato.