Il Sito di interesse nazionale della Laguna di Marano e Grado e’ stato perimetrato senza che fossero stati acquisiti i pareri di tutte le amministrazioni interessate. Lo ha accertato l’inchiesta aperta dalla Procura della repubblica di Udine su 10 anni di gestione emergenziale dell’area. Nel decreto con cui il Ministero dell’Ambiente formalizzava nel 2003 la perimetrazione del Sin si da’ per acquisito un parere di ogni amministrazione interessata. Ma per la Procura di Udine, in base ai documenti acquisiti, la maggior parte dei Comuni non avrebbe mai espresso alcun parere. Di piu’: il Comune di Aquileia (Udine) avrebbe anche escluso la presenza di siti inquinati sul proprio territorio. L’indagine si basa proprio sul fatto che all’interno del Sin siano stati fatti confluire ettari ed ettari di territorio e di laguna senza che vi fosse alcun inquinamento, senza alcuna valutazione tecnico-scientifica. Il meccanismo sarebbe servito a portare in Friuli Venezia Giulia finanziamenti per circa 100 milioni di euro da gestire in deroga agli strumenti ordinari, nelle forme dell’emergenza di protezione civile che negli anni, dopo il 2001, si sono moltiplicate sul territorio nazionale.
Posted inCRONACA