Grandi appuntamenti con la musica live al Visionario! Sabato 6 febbraio alle ore 19.30 torna sul palco del bar del Visionario Laura Furci, pianista di formazione classica e appassionata di jazz d’avanguardia, cantante e compositrice ardita ed originale, di difficile catalogazione e ricca esposizione. “La sua è una musica intelligente, suonata in maniera intelligente”, scrive la rivista americana All about jazz. Dopo Out of my comfort zone e Think con la tua cabeza, provocante compendio di musiche e suoni con 14 brani originali in tre lingue diverse, l’artista friulana torna a Udine per presentare il suo nuovo EP paCiencia, 6 potenti ed inedite composizioni in inglese e italiano cantate con il solo accompagnamento del pianoforte! Il concerto sarà ad ingresso libero.
Lunedì 8 febbraio alle ore 20.30 sarà la volta di Jerusalem In My Heart, progetto che unisce il musicista di origine libanese Radwan Ghazi Moumneh – autore di tutti i suoni e le composizioni – e l’artista canadese Charles-André Coderre – creatore di visuals e di numerose installazioni e proiezioni dal vivo. Un evento live con musica tecno, contaminazioni sonore arabeggianti e affreschi proiettati con più proiettori 16 mm montati su piattaforme e allestiti per l’occasione in sala. Jerusalem In My Heart è il primo degli appuntamenti di febbraio con VISI (ON) AIR, ciclo di concerti organizzato dal CEC in collaborazione con The Mechanical Tales.
Ma scopriamo più da vicino il progetto di Moumneh e Coderre! Nato nel 2005 esclusivamente come evento live, Jerusalem In My Heart è stato a lungo una performance audio-visiva unica nel suo genere, diversa ad ogni esecuzione, motivo per cui è stata a lungo rimandata la pubblicazione di un album, fino all’uscita nel 2013 di Mo7it Al-Mo7it. Il risultato è stato uno stupefacente disco di musica araba contemporanea, prima testimonianza di un progetto che per lungo tempo non ha voluto essere categorizzato. Il duo presenterà al pubblico udinese il secondo album If He Dies, If If If If If If, un nuovo lavoro originale, avventuroso e appassionato. Moumneh esplora nuove decostruzioni delle musiche tradizionali e del pop arabo, oscillando tra un potente uso della voce e un inedito uso di strumenti acustici mediorientali come il buzuk. La cover dell’album è stata creata da Coderre, risultato di un processo interamente manuale ed analogico, ri-fotografando immagini su pellicola 16mm e sviluppandoli con un composto chimico di sua invenzione. Il risultato racchiude la raison d’etre dei Jerusalem In My Heart: la ricerca di un rapporto innovativo tra pellicola e performance musicale, e la conservazione e sperimentazione con materiali fotografici considerati ormai obsoleti.
È superfluo dire che Jerusalem In My Heart continua ad essere uno spettacolo da vedere esclusivamente dal vivo. Da non perdere quindi la tappa udinese, una delle due sole date italiane del loro tour europeo partito da Berlino lo scorso 2 febbraio.