Lavoro, in FVG riprende il settore siderurgico

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Il settore siderurgico del Friuli Venezia Giulia conferma, anche nei primi mesi del 2010, i segnali di ripresa dati alla fine dello scorso anno. Ad affermarlo e’ l’assessore regionale al Lavoro, Universita’ e Ricerca, Alessia Rosolen, analizzando i rapporti dell’Osservatorio sulle situazioni di difficolta’ occupazionale ed in particolare i dati relativi alle richieste di cassa integrazione. “Le autorizzazioni richieste dalle aziende del settore nell’ultimo trimestre del 2009 costituiscono il 17% di quelle dell’intero anno – nota l’assessore – e sono molto inferiori rispetto al secondo (38%) ed al terzo trimestre (36%)”.

Nato nel secondo semestre 2008 per monitorare i fenomeni di crisi su settori o territori piu’ esposti (elettrodomestici, chimica, occhialeria, siderurgia ed il territorio della Val Canale-Canal del Ferro) l’Osservatorio ha pubblicato oltre 40 report sul sito dell’Agenzia del Lavoro ed ora, dopo oltre 18 mesi di attivita’, l’assessore Rosolen ha deciso di illustrare il lavoro svolto per leggere la crisi dal versante settoriale. “In Italia – rileva l’assessore – a febbraio 2010 si e’ registrato un aumento della produzione del 15,4% rispetto a gennaio e del 28,5% rispetto a febbraio 2009; gia’ a ottobre comunque, Federacciai riteneva che per l’Italia la fase piu’ acuta della crisi fosse superata ed anche a livello regionale le imprese siderurgiche sembrano aver superato il periodo di maggiore problematicita'”.

La cartina tornasole dell’uscita dal tunnel e’ la caduta delle domande di cassa integrazione ordinaria nel tempo, tanto che molte imprese che nei mesi precedenti avevano fatto richiesta dell’ammortizzatore, non hanno avuto la necessita’ di rinnovarlo o, come l’acciaieria fonderia di Cividale, ne stanno facendo un utilizzo ridotto.

“Nella prima parte del 2009 la caduta del mercato di prodotti siderurgici era stato del 50%, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali era diventato un fenomeno generalizzato” ricorda l’assessore Rosolen rilevando che, gia’ nell’estate del 2008, erano arrivate le prime richieste di Cig ordinaria per alcuni lavoratori di Ferriere Nord del Gruppo Pittini (dove sono occupate oltre 600 persone) e a novembre per i dipendenti della Zml del Gruppo Cividale (oltre 500 lavoratori) e per quelli dello stabilimento della Afv-Acciaierie ferriere vicentine. Nel 2009 il ricorso alla cassa integrazione ordinaria si e’ diffuso.

In pratica, nel corso dello scorso anno le domande di cassa integrazione ordinaria presentate dalle imprese del settore e da quelle di fornitura erano state 121, per un totale di oltre 850mila ore richieste e autorizzate. L’incidenza di domande piu’ rilevante si e’ avuta a Trieste, con il 36%, e ad Udine (34%), seguite da Pordenone (29%). La stima per difetto dei lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione ordinaria e’ di 2.533 unita’. In tutto sono stati dichiarati, lo scorso anno, 272 esuberi e di questi, “43 sono interessati da provvedimenti di cassa integrazione per cessazione di attivita’ e altri 229 sono stati definiti come esuberi veri e propri”, ricorda l’assessore, auspicando che, dati i segnali di ripresa, il numero possa ridursi.

Fonte: Adnkronos/Labitalia