Basta un tempo, il primo concluso sul 2-0, alla Lazio per piegare l’Udinese, scacciare via gli incubi della Supercoppa e i relativi spettri bianconeri. I biancocelesti si rendono artefici, nella prima passerella di campionato, di una prestazione diligente, ordinata e determinata, anche se non proprio ineccepibile sul piano dell’attenzione, lasciando scarsissimi margini per un tempo e mezzo a un’Udinese in gran parte da rivedere, evidentemente anche scioccata dal pesante ko rimediato giovedì sera in Europa league, a opera dei cechi dello Slovan Liberec. Poi a meta’ ripresa un contropiede vincente di Muriel riapre la gara e i friulani sfiorano persino il pari: risultato che pero’ non sarebbe stato giusto per quanto messo inb mostra dalle due squadre. In avvio Petkovic cambia (quasi) tutto, rispetto alla sfida contro la Juve, affidando le chiavi del centrocampo a Biglia e lasciando in panchina Ledesma. Difesa rivoluzionata, con Biava e Dias fuori, segno che i quattro ceffoni bianconeri hanno lasciato il segno. Idem per l’Udinese che di schiaffi ne ha presi tre e che Guidolin presenta, rinunciando a Muriel, non a Di Natale. Una volta le squadre dell’allenatore veneto partivano bene e arrivavano male, adesso sembra accadere il contrario. Anche nell’arco dei 90′. Già dopo pochi minuti s’intuisce che sarà una serata avara di soddisfazioni, per i friulani e per il portiere croato Kelava, sostituto di Brkic, che forse resta ipnotizzato dal clima dell’Olimpico, nonostante l’assenza del tifo organizzato, a causa della chiusura della curva nord per i cori razzisti in Supercoppa. Passano solo 5′ e Candreva, schierato più in appoggio a Klose che sulla fascia destra, colpisce il palo, con un tiro sporcato da Naldo. Al 6′ Cavanda crossa da destra e Gonzalez di testa manda il pallone a sfiorare il secondo palo. Al 13′ Lazio in vantaggio con Hernanes che fulmina Kelava sul suo palo, con un tiro da sinistra verso destra. Passano altri 3′ e la Lazio chiude il match, con un rigore trasformato da Candreva e concesso per un fallo del portiere dell’Udinese, uscito in ritardo su Klose. La squadra di Guidolin, che appare particolarmente sconsolato in panchina, si vede solo al 25′, quando Basta conclude fuori dalla lunga distanza. Al 29′ la Lazio potrebbe chiudere i conti, ma questa volta Kelava è bravo su Hernanes, mentre al 33′ Radu sfiora il palo di testa. Al 38′ bella combinazione Candreva-Gonzalez che finta per Klose, la cui conclusione si perde sul fondo. Nella ripresa Guidolin toglie Di Natale e mette Muriel, la Lazio risponde con Dias, ma cambia poco, perchè sono i biancocelesti continuano a cercare il 3-0 più di quanto i bianconeri non vadano a caccia del gol che dimezzerebbe lo svantaggio. Al 2′ Lulic raccoglie una respinta di Kelava – su punizione di Hernanes – e manda fuori. Poco dopo Lulic è ancora impreciso, ma il pubblico laziale gli perdona tutto dopo il gol nell’ultimo derby. Il forcing della Lazio, che fa di tutto per complicarsi la vita, schiaccia l’Udinese; ma gli ospiti, proprio nel momento in cui il crollo sembra a un passo, accorciano le distanze con Muriel, addirittura in contropiede. Non basta per evitare la seconda sconfitta in pochi giorni e poco conta se Guidolin si morde le mani quando vede il tiro di Zielinski – solo davanti a Marchetti – finire alle stelle a 14′ dalla fine.
(di Adolfo Fantaccini)