Lazio zona arancione da oggi 30 marzo, con misure e regole più o meno restrittive che dureranno fino al prossimo 3 aprile, data in cui l’Italia sarà nuovamente zona rossa a causa delle restrizioni imposte dal governo per la Pasqua e la pasquetta. Ma cosa potranno nuovamente fare i cittadini della regione fino ad allora? Ecco, nel dettaglio, le principali novità su spostamenti, visite a parenti, scuola, bar e ristoranti, negozi, parrucchieri, sport e cultura.
Capitolo spostamenti: consentito spostarsi all’interno del proprio comune dalle ore 5 alle 22, a partire dalle 22 resta invece il divieto di spostamento se non per motivi di lavoro, necessità o salute. Consentito inoltre il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori dalla regione. E’ sempre consentito il rientro nel proprio domicilio, residenza, abitazione. A chi vive in un comune con massimo 5mila abitanti, è consentito inoltre spostarsi tra le 5 e le 22 entro i 30 km dal confine del proprio comune anche in altra regione, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
E’ consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata dello stesso comune tra le ore 5 e le 22 a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione. La persone o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Servizi educativi per l’infanzia (asili nido, scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie): le lezioni si svolgono integralmente in presenza. Scuole superiori: le attività didattiche si svolgeranno a distanza fino al 31 marzo, dal 7 aprile didattica in presenza al 50% e fino a un massimo del 75%. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Le università predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari da svolgersi a distanza o in presenza. Sedute d’esame, di laurea, tirocini, attività di laboratorio, esercitazioni, possono essere svolte in presenza nel rispetto di linee guida e protocolli.
Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle ore 18.
Esercizi commerciali tutti aperti con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.). Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
E’ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. Restano chiuse palestre, piscine ed impianti sciistici.
Chiuse mostre e musei. Aperte biblioteche su prenotazione degli archivi. Sospesi spettacoli aperti al pubblico.
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