Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone votate Miglior festival di cinema muto 2017

Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone votate Miglior festival di cinema muto 2017

cinema muto

Il sondaggio annuale destinato a studiosi e amanti del cinema muto indetto dal sito britannico Silent London ha premiato le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, dirette dal 2016 da Jay Weissberg, a cui è stata assegnata la medaglia d’oro come Miglior festival di cinema muto del 2017. I risultati sono stati pubblicati qualche giorno fa sullo stesso sito, ideato e curato dall’attivissima giornalista londinese Pamela Hutchinson, collaboratrice di testate quali The Guardian e Sight and Sound e grande appassionata di cinema muto.

Altre due preziose medaglie, l’oro e l’argento, sono andate agli eventi orchestrali che hanno rispettivamente chiuso e aperto la 36a edizione, ovvero The Student Prince in Old Heidelberg (Il principe studente, 1927) di Ernst Lubitsch con la partitura di Carl Davis eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone diretta da Mark Fitz-Gerald, presentato il 7 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone con replica il giorno successivo; e The Crowd (La folla, 1928) di King Vidor, con la partitura sempre di Carl Davis, che il 30 settembre, in apertura, ha diretto personalmente nell’esecuzione i musicisti dell’Orchestra San Marco.

Un ottimo terzo posto, la medaglia di bronzo quindi, è stata conquistata nella sezione dei film muti accompagnati da un singolo musicista. Il merito è di Neil Brand che il 3 ottobre 2017, sempre al Teatro Verdi, ha eseguito al pianoforte, coadiuvato dal percussionista Frank Bockius, l’accompagnamento del capolavoro di Victor Sjöström, Vem Dömer? (La prova del fuoco, 1922), presentato nell’ambito della retrospettiva dedicata al cinema scandinavo (di cui vedremo la seconda parte nel 2018).

Infine, le Giornate hanno avuto una menzione nella sezione delle “migliori scoperte mute del 2017″, che non ha visto un vincitore sugli altri, per Tableaux vivants, esperimento visivo ideato da Valentine Robert per il quale è stato fatto un grande lavoro di digitalizzazione presso il laboratorio digitale della Cineteca del Friuli. Il risultato, presentato in prima mondiale al Teatro Verdi giovedì 5 ottobre, è un programma di due ore che collega una serie di film con oltre trenta dipinti allo scopo di riscoprire, esaminare e valutare in che modo il cinema delle origini abbia fatto riferimento diretto alla pittura ricreando visivamente tante opere nei cosiddetti “quadri viventi”.

I risultati del sondaggio con i vincitori di tutte le sezioni sono consultabili sul sito Silent London, a questo link