Una lettera e un fazzoletto “bagnato dalle lacrime” degli imprenditori colpiti dall’ultimo Dpcm: è quanto il sindaco di Monfalcone (Gorizia), Anna Maria Cisint, ha inviato al premier Conte, ai capigruppo del Parlamento e ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia per convincere il Governo a cambiare i passi del decreto che prevedono la chiusura anticipata o totale di determinate categorie economiche.
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