Lettura continua della Bibbia in Friulano 3-9 Aprile 2011

bibbia friulano

Dopo la conferenza stampa di martedì di presentazione del progetto “Leture continue de Bibie par furlan – Lettura continua della Bibbia in Friulano”, che prevede la lettura integrale, continua e in friulano della Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse la quale si terrà presso la Chiesa della Purità (Udine) da domenica 3 aprile 2011 a sabato 9 aprile per un totale di 140 ore circa (sette giorni e sei notti), il call center attivato per la raccolta di adesioni è stato da subito interessato da numerose chiamate.
Non possono quindi che essere soddisfatti gli enti organizzatori: l’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane, la Provincia di Udine, l’Arcidiocesi di Udine e l’Associazione Culturale Glesie Furlane.

L’iniziativa “Leture continue de Bibie par furlan – Lettura continua della Bibbia in Friulano”, vede anche l’adesione delle Province di Gorizia e di Pordenone, dell’Arcidiocesi di Gorizia e della Diocesi di Concordia-Pordenone.

La lettura in lingua friulana è un omaggio anche alla tradizione della Chiesa di Aquileia, unisce infatti le radici linguistiche, religiose e culturali del territorio friulano e si tratta di un evento unico nel suo genere in quanto per la prima volta il Testo Sacro verrà letto integralmente, no-stop in una lingua minoritaria.

È interessante sottolineare che le adesioni arrivano da persone appartenenti a categorie eterogenee, di ogni tipo, proprio come esortato durante la conferenza stampa dal Presidente dell’ARLeF, Lorenzo Zanon: anziani, bambini, famiglie intere, di tutti i mestieri, dall’operaio al medico, dall’uomo di spettacolo a personalità appartenenti al mondo della politica regionale.
Giungono infatti già notizie di nomi illustri interessati a questa unica e importante iniziativa, fatto che darà sicuramente un forte slancio al progetto.
Inoltre, secondo quando dichiarato dagli operatori del call center, molte sono le persone che chiedono esplicitamente di leggere di notte, fatto alquanto singolare ed inaspettato.

I promotori inoltre ricordano che vi è la possibilità di iscriversi in gruppi, facilitando così l’organizzazione della lettura ma soprattutto per condividere insieme e a pieno questa esperienza unica nel suo genere.

Ma la necessità di lettori è ancora forte! Ne occorrono ben 1300, che si presteranno alla lettura la quale durerà da 3 a 10 minuti a seconda del testo della Bibbia scelto o assegnato.

È possibile iscriversi, come lettore singolo o come gruppo di lettori, telefonicamente, chiamando il n. 0432/555979 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, oppure scrivendo all’indirizzo bibie@regione.fvg.it. Notizie si possono reperire anche consultando il sito dell’ARLeF (www.arlef.it) e la pagina Facebook (ARLeF Bibie Par Furlan) appositamente creata e che conta già un numero significativo di “amici”.

Di seguito alcune dichiarazioni dei rappresentanti degli Enti organizzatori:

Il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, dichiara: “La lettura integrale della Bibbia in friulano è un’iniziativa che la Provincia di Udine ha sostenuto e appoggiato partecipando attivamente alla sua organizzazione. Un impegno per un evento storico nel suo genere per la nostra Piccola Patria, che nasce dalla volontà di rendere un doveroso riconoscimento all’opera colossale di pre Checo Placereani e pre Toni Bellina e allo stesso tempo valorizzare la marilenghe. Marilenghe che, in alcune delle nostre comunità è la lingua della liturgia, uno strumento vivo che accompagna i fedeli nelle preghiere, nella quotidianità ed è tra gli elementi fondanti dell’identità del nostro popolo. Identità che attraverso iniziative come la lettura della Bibbia in friulano, occasione di grande coinvolgimento e divulgazione mai realizzata prima d’ora sul nostro territorio, si consolida e acquisisce nuova dignità e consapevolezza”.

Il Presidente dell’ARLeF, Lorenzo Zanon, con orgoglio dichiara: “La lettura continua della Bibbia in friulano è un progetto che l’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane ha voluto fortemente assieme alla Provincia di Udine, all’Arcidiocesi di Udine e all’Associazione Culturale Glesie Furlane. Pensiamo che anche l’adesione delle altre due Provincie storicamente friulane, Gorizia e Pordenone, unitamente alle due Diocesi di Gorizia e di Concordia-Pordenone, sia davvero un’occasione di unione unica dove le radici linguistiche, religiose e culturali di questi territori vengono valorizzate insieme. La lingua friulana e la storia del Patriarcato di Aquileia stanno alla base di questo progetto che accosta gli aspetti della tradizione cristiana a quelli culturali in senso più ampio. Uno degli obiettivi dell’ARLeF è proprio quello della tutela e della promozione dell’uso della lingua friulana quale ricchezza culturale e valore identitario di questa regione.”
Infine aggiunge: “Lo sforzo organizzativo è notevole, la macchina avviata è complessa e sta già lavorando, abbiamo bisogno di lettori volontari che prendano parte a questa iniziativa e che vogliano vivere un’occasione unica. Vogliamo che si parli a lungo della lettura della Bibbia in friulano giorno e notte. Anche perché è la prima volta che si legge il Testo Sacro con questa formula in una lingua minoritaria, quindi scriveremo una pagina nella storia della lingua e della cultura friulana, ma anche nella storia delle minoranze europee e, perché no, mondiali.”

L’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Udine. Monsignor Andrea Bruno Mazzocato: “Si legge nel libro del profeta Ezechiele (cap. 3): «1Mi disse: “Figlio dell’uomo, mangia ciò che ti sta davanti, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele”. 2Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, 3dicendomi: “Figlio dell’uomo, nutri il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti porgo”. Io lo mangiai: fu per la mia bocca dolce come il miele». Alla luce di questa esperienza del profeta invito il popolo friulano a proclamare ed ascoltare la Sacra Scrittura, che dalla sera del 3 aprile verrà letta ininterrottamente per una settimana: un record della fede. Quella Parola, infatti, va anzitutto accolta nelle viscere, nel cuore e nella vita, mentre dalle labbra ne esce nella lingua materna friulana, in tutta la sua dolcezza familiare.
Penso dunque a questa lettura solenne come a un evento spirituale, oltre che culturale, e non solo per i credenti: «tra ciò che proviamo alla lettura dei Salmi e ciò che proviamo alla lettura di Pindaro e Petrarca c’è la stessa differenza che tra la patria e la terra straniera», diceva Nietzsche. Tanto più vero, tutto ciò, se quella Parola è proclamata nella lingua patria.
La Chiesa udinese, inoltre, erede della lezione di Aquileia, da sempre promuove per l’evangelizzazione e la liturgia l’uso delle lingue parlate in Friuli: come ha detto con chiarezza il Sinodo Diocesano Udinese V, «non si tratta di strumentalizzare il vangelo in funzione della tutela o promozione di una lingua, ma di essere fedeli allo stile di evangelizzazione della chiesa nella sua storia» (n. 57).”

Il signor Giovanni Pietro Biasatti, decano dell’Associazione Culturale Glesie Furlane (Zuan Pieri Biasatti – dean di Glesie Furlane), afferma: “Pre Checo Placerean e pre Antoni Beline a àn voltade la Bibie par nudrî la spiritualitât dai furlans e par dâur un imprest culturâl di cussientizazion.
O sin ancje nô un dai popui “dal Libri” e o vin simpri crodût che un popul che al lei la Bibie al à il cjapiel sul cjâf. Se cheste fadie di tante int te proprie lenghe, ni curte ni lizere, e judarà il Friûl a madurâ ta la anime e te sô culture e a cjapâ simpri plui spirt e dignitât, e sarà cheste une des plui grandis sodisfazions e un dai plui grancj monuments par nô e par chei che o ricuardìn” .
Conclude con una richiesta: “O domandi che ancje pes testadis gjornalistichis e resti e e vegni doprade in lenghe furlane. Cussì come che e je. Graziis”.

Ufficio stampa dell’ARLeF 0432/229705

Udin, ai 4 di Fevrâr dal 2011

COMUNICÂT STAMPE

Ogjet: Bum di adesions pal event “ Leture continue de Bibie par furlan – Lettura continua della Bibbia in Friulano”

Daspò de conference stampe di martars passade di presentazion dal progjet “Leture continue de Bibie par furlan – Lettura continua della Bibbia in Friulano”, che al previôt la leture integrâl, continue e par furlan de Bibie de Gjenesi ae Apocalis che si davuelzarà li de Glesie de Puritât (Udin) di domenie ai 3 di Avrîl dal 2011 a sabide ai 9 di Avrîl par un totâl di 1409 oris (siet dîs e sîs gnots), il centralin ativât par cjapâ sù lis desions al è stât interessât di subit di cetantis clamadis.
I ents organizadôs, l’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane, la Provincie di Udin, la Arcidiocesi di Udin e l’Associazion Culturâl Glesie Furlane, duncje no puedin fâ di mancul di vê sodisfazion.

La iniziative “Leture continue de Bibie par furlan – Lettura continua della Bibbia in Friulano”, e à ancje la adesion des Provinciis di Gurize e di Pordenon, de Arcidiocesi di Gurize e de e de Diocesi di Concuardie-Pordenon.

La leture par furlan e je un omaç ae tradizion de Glesie di Aquilee, e met dongje cun di fat lis lidrîs linguistichis, religjosis e culturâls dal teritori furlan e si trate di un event unic tal so gjenar stant che pe prime volte il Test Sacri al vignarà let par intîr, cence polse intune lenghe minoritarie.

Al è interessant marcâ che lis adesions a rivin di personis che a partegnin a categoriis svariadis e difarentis, di ogni sorte, propit cemût che al à invidât a fâ dilunc de conference stampe il President de ARLeF, Lorenzo Zanon: anzians, fruts, fameis intiris, di ducj i mistîrs, dal operari al miedi, dal om di spetacul a personalitâts che a partegnin al mont de politiche regjonâl.
A rivin cun di fat za gnovis di nons innomenâts interessâts a cheste iniziative uniche e impuartante, fat che dal sigûr al darà une sburtade fuarte al progjet.
Cun di plui, secont ce che a declarin i operadôrs dal centralin, a son tantis lis personis che a domandin di lei propit di gnot, fat pardabon singolâr e inspietât.

I promotôrs cun di plui a ricuardin che e je la pussibilitât di iscrivisi in grups, judant cussì la organizazion de leture soredut par condividi insiemi e ad implen cheste esperience uniche tal so gjenar.

Ma la necessitât di letôrs e je ancjemò fuarte! A ‘nt coventin 1300, che si ufriran pe leture che e durarà dai 3 ai 10 minûts daûr dal test de Bibie sielt o dât.

Si pues notâsi, tant che letôr singul o tant che grup di letôrs, par telefon, clamant il n. 0432/555979 dal lunis al vinars des 10.00 aes 13.00 e des 17.00 aes 20.00, o pûr scrivint ae direzion bibie@regione.fvg.it. Gnovis si puedin cjatâ ancje cjalant il sît de ARLeF (www.arlef.it) e la pagjine (ARLeF Bibie Par Furlan) creade di pueste e che e à za un numar significatîf di “amîs”.

Chi daûr cualchi declarazion dai rapresentants dai Ents organizadôrs:

Il President de Provincie di Udin, Pietro Fontanini, al declare: “La leture integrâl de Biblie par furlan e je une iniziative che la Provincie di Udin e à sostignût e poiât cjapant part in maniere ative ae sô organizazion. Un impegn par un event storic tal so gjenar pe nestre Piçule Patrie, che al nas de volontât di proferî un ricognossiment dovût ae opare colossâl di pre Checo Placerean e pre Toni Beline e tal stes timp valorizâ la marilenghe. Marilenghe che, in cualchidune des nestris comunitâts e je la lenghe de liturgjie, un imprest vîf che al compagne i fedêi tes preieris, te cuotidianitât e e je jenfri i elements di fonde de identitât dal nestri popul. Identitât che traviers iniziativis come la leture de Biblie par furlan, ocasion di grant coinvolziment e divulgazion mai fate prime di cumò sul nestri teritori, si consolide e e cjape une dignitât e une cussience gnovis”.

Il President de ARLeF, Lorenzo Zanon, cun braure al declare: “La leture continue de Bibie par furlan” al è un progjet che la Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e à volût a fuart adun cu la Provincie di Udin, la Arcidiocesi di Udin e la Associazion Culturâl Glesie Furlane. O pensìn che ancje la adesion di chês altris dôs Provinciis storicamentri furlanis, Gurize e Pordenon, insiemi cu lis dôs Diocesis di Gurize e di Concuardie-Pordenon, e sedi pardabon une ocasion di union uniche li che lis lidrîs linguistichis, religjosis e culturâls di chescj teritoris a vegnin valorizadis insiemi. La lenghe furlane e la storie dal Patriarcjât di Aquilee a son ae fonde di chest progjet che al met dongje i aspiets de tradizion cristiane cun chei culturâi tun sens plui larc. Un dai obietîfs de ARLeF al è juste apont chel de tutele e de promozion dal ûs de lenghe furlane tant che ricjece culturâl e valôr identitari di cheste regjon.
Il sfuarç organizatîf al è grant, la machine metude in pîts e je complesse e e je za daûr a lavorâ, o vin bisugne di letôrs volontaris che a cjapin part a cheste iniziative e che a vuelin vivi une ocasion uniche. O volìn che si feveli a dilunc de leture de Bibie par furlan dì e gnot, ancje parcè che e je la prime volte che si lei il Test Sacri in cheste maniere intune lenghe minoritarie, duncje o scrivarìn une pagjine te storie de lenghe e de culture furlane, ma ancje te storie des minorancis europeanis e, parcè no, mondiâls”.

L’Arcivescul de Arcidiocesi di Udin, Bonsignôr Andrea Bruno Mazzocato: “Si lei tal libri dal profete Ezechiêl (cap. 3): «1Mi disè: “Fi dal om, mangje ce che tu stâs viodint, mangje chest rodul; po va e feveli a la cjase di Israêl”. 2Jo o davierzei la bocje e o mangjai chel rodul. 3Po mi disè: “Fi dal om, pas la tô panse e jemple lis tôs vissaris cun chest rodul che jo ti doi”. Lu mangjai e al deventà, te mê bocje, dolç come la mîl». Ae lûs di cheste esperience dal profete o invidi il popul furlan a proclamâ e a scoltâ la Scriture Sacre, che de sere dai 3 di Avrîl e vignarà lete cence polse par une setemane: un record de fede. Chê peraule, cun di fat, e va prin di dut cjapade sù tes vissaris, tal cûr e te vite, invezit dai lavris e jes te marilenghe furlane, in dute la sô dolcece familiâr.
O pensi duncje a cheste leture grandiose tant che a un event spirituâl, sore che culturâl, e no dome pai crodints: «jenfri ce che o provìn leint i Salms e ce che o provìn leint Pindaro e Petrarca e je la stesse difarence che e je jenfri la patrie e la tiere foreste», al diseve Nietzsche. Vêr ancjemò di plui, dut chest, se chê Peraule e je proclamade te lenghe de patrie.
La Glesie udinese, cun di plui, erede de lezion di Aquilee, di simpri e promôf pe evangjelizazion e pe liturgjie l’ûs des lenghis feveladis in Friûl: cemût che al à dit a clâr il Sinodi Diocesan Udinês V, «no si trate di une strumentalizazion il vanzeli in funzion de tutele o promozion di une lenghe, ma di jessi fedêi al stîl di evangjelizazion de glesie te sô storie» (n. 57)”.

Zuan Pieri Biasatti, dean de Associazion Culturâl Glesie Furlane, al dîs: “Pre Checo Placerean e pre Antoni Beline a àn voltade la Bibie par nudrî la spiritualitât dai furlans e par dâur un imprest culturâl di cussientizazion.
O sin ancje nô un dai popui “dal Libri” e o vin simpri crodût che un popul che al lei la Bibie al à il cjapiel sul cjâf. Se cheste fadie di tante int te proprie lenghe, ni curte ni lizere, e judarà il Friûl a madurâ ta la anime e te sô culture e a cjapâ simpri plui spirt e dignitât, a sarà cheste une des plui grandis sodisfazions e un dai plui grancj monuments par nô e par chei che o ricuardìn”.
Al siere cuntune richieste: “O domandi che ancje pes testadis gjornalistichis e resti e e vegni doprade in lenghe furlane. Cussì come che e je. Graziis”.