Liceo Pordenone fa le prove, 1 settembre tutti in classe

Liceo Pordenone fa le prove, 1 settembre tutti in classe

Inizialmente si andrà a scuola a turno, a giorni alterni, e le classi saranno divise a metà. Ma si comincerà tutti il primo settembre. Tra i banchi tornerà non solo chi avrà bisogno di recuperare qualche materia, ma l’intero istituto. Nel giorno in cui il Ministero dell’Istruzione conferma la riapertura delle scuole il primo settembre per il recupero degli apprendimenti, il liceo Leopardi-Majorana di Pordenone è al lavoro per permettere a tutti gli alunni di entrare in classe in anticipo, come in una sorta di “prova generale” in vista della prima campanella.
    “Invece che limitarci a recuperi per gruppi minoritari di ragazzi – spiega la preside Teresa Tassan Viol, presidente regionale dell’Anp- abbiamo pensato di far venire a turno tutte le classi tranne le prime. Si tratta di più di 1200 alunni.
    Vogliamo fare le prove generali, per poi partire in sicurezza il 16 settembre”, data fissata per l’avvio delle lezioni in Fvg.
    Una proposta che piace agli studenti. “Dai riscontri che ho avuto, credo siano tutti entusiasti. C’è poi una grande prova di generosità da parte dei docenti che si sono resi disponibili a fare questo servizio. Sentiamo tutti il bisogno di riprendere il rapporto in presenza, non tanto per recuperare i contenuti, ma il rapporto”.
    In vista della prima campanella, in Fvg non mancano però le preoccupazioni tra i presidi. “C’è ancora incertezza sull’uso delle mascherine – spiega Tassan Viol – vorremmo capire se devono essere usate solo nelle situazioni, si spera residuali, in cui il metro di distanza non è garantito in attesa dell’arrivo un po’ tardivo dei banchi monoposto. Inoltre stiamo cercando di utilizzare tutti gli accessi possibili a scuola”, vista la difficoltà dello scaglionamento degli arrivi con il trasporto pubblico, “in modo da evitare assembramenti”. Ma i timori restano. “Per questo bisogna contare in uno sforzo comune di corresponsabilità da parte di studenti, famiglie, scuola, enti. Questa è un sfida che possiamo e dobbiamo vincere tutti insieme”.