«Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo! – Io il mitico grido di Nando Martellini non l’ho sentito, ho potuto ascoltarlo solo quando sono tornato a casa e ho visto in tivù la registrazione di Italia-Germania. Io, Franco Causio, quell’11 luglio ’82 ero in campo, al Bernabeu. Ero campione del mondo».
Questo l’inizio del libro di Franco Causio “Vincere è l’unica cosa che conta” (Sperling & Kupfer) – scritto a quattro mani col grande giornalista sportivo Italo Cucci – che il Barone presenterà, intervistato da Paolo Medeossi, giovedì 21 luglio alle 18.30 al Tenda Bar per la rassegna degli Incontri con l’autore e con il vino di Lignano Pineta
Classe e dribbling, piedi di velluto ed eleganza atletica: Franco Causio, il «Barone», ha fatto della fantasia uno dei suoi tratti distintivi. Nato a Lecce, è diventato grande alla Juventus in cui ha giocato dodici stagioni e con cui ha vinto sei scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, oltre ad aver partecipato a tre mondiali (compreso quello vinto nel 1982). Campione indiscusso e uomo di poche parole, ha giocato con e contro i più grandi calciatori di un periodo leggendario: Zoff, Gentile, Tardelli, Rossi, Scirea, Facchetti, Altafini, Zico, Platini, Cruijff, Maradona… un mitico album delle figurine rimasto nel cuore di milioni di innamorati del pallone. In questo libro, per la prima volta Causio si racconta con la schiettezza che l’ha sempre caratterizzato e rievoca tempi e personaggi del grande calcio degli anni Settanta e Ottanta. Da Bearzot a Boniperti – è sua la frase «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta» –, da Giovanni Agnelli al presidente Pertini, da Trapattoni a Brera. Non solo calcio, ma anche un’Italia diversa, piena di speranze e fermenti, con gli stadi ancora pieni e i campioni che spalavano da soli la neve per liberare il campo e giocare.
A conclusione dell’incontro con Franco Causio, la degustazione dei vini Principi di Porcia. Ingresso libero, info: www.lignanonelterzomillennio.it