Un’indagine su “evidenti irregolarità” del voto amministrativo del Comune di Lignano Sabbiadoro (Udine) nel 2012, è stata aperta dalla Procura distrettuale antimafia di Trieste ed è tuttora in corso. Lo rivela la Direzione nazionale antimafia nella Relazione 2016 presentata oggi dal procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Franco Roberti, e dalla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi.
Fra il 2011 e il 2012 – si legge nel documento – in prossimità del voto comunale si sarebbe verificata una “organizzata migrazione” dalla Campania a Lignano, con nuclei familiari che avrebbero ottenuto la residenza a pochi mesi dal voto. Sarebbero così state spostate circa 400 preferenze a vantaggio – afferma la Direzione Nazionale Antimafia – dell’allora vicesindaco, poi risultato primo fra gli eletti in Consiglio Comunale. L’allora Comandante della Polizia Municipale è stato indagato per reati connessi all’accelerazione delle pratiche per la residenza.