Lignano Premio Ernest Hemingway. 18-20 giugno 2015

Lignano Premio Ernest Hemingway. 18-20 giugno 2015

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Lignano Sabbiadoro celebra Ernest Hemingway, da giovedì 18 a sabato 20 giugno, con la 31^ edizione del Premio intitolato al grande scrittore americano che, nel 1954, avvistò quella penisola di sabbia dorata fra la pianura friulana e l’Adriatico, e subito la ribattezzò “Florida d’Italia”. La 31^ edizione del Premio Hemingway 2015, promosso dal Comune di Lignano con il sostegno dell’Assessorato alla Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it, vedrà protagonisti il sociologo Richard Sennett vincitore della sezione “l’avventura del pensiero”, lo scrittore William Dalrymple vincitore della sezione reportage, lo scrittore e giornalista Corrado Augias vincitore per la letteratura e il fotografo Luca Campigotto nella sezione racconto per immagini/fotolito. Prenotare un posto agli incontri con i vincitori è semplice: basta contattare la Fondazione Pordenonelegge.it al numero 04341573100 o inviare una mail a hemingwaylignano@gmail.com .

Il Premio Hemingway 2015 si aprirà giovedì 18 giugno (Kursaal, ore 18.30) con l’incontro d’esordio che vedrà protagonista Corrado Augias sul tema ”Quando la psicanalisi scoprì le donne”. L’evento sigla anche l’inaugurazione del ciclo 2015 degli “Incontri con l’autore e con il vino”, a cura dell’Associazione Lignano nel Terzo Millennio. William Dalrymple incontrerà il pubblico del Premio Hemingway venerdì 19 giugno alle 18.30, sempre al Kursaal, in dialogo con lo scrittore Gian Mario Villalta, componente di Giuria del Premio. Per l’occasione Dalrymple presenterà in prima nazionale il nuovo libro, Il ritorno di un re (Adelphi 2015). “Politiche della collaborazione” è il tema che Sennett affronterà venerdì 19 giugno (Kursaal, ore 21) nell’incontro con il presidente di Giuria Alberto Garlini. Luca Campigotto sarà protagonista dell’incontro il programma sabato 20 giugno, alle 11.30 al Kursaal, sul tema “Roma. Un impero alle radici d’Europa”, in dialogo con Italo Zannier. La Cerimonia di Premiazione è in programma sabato 20 giugno, alle 18.30 al Kursaal: sarà presentata da Elsa Di Gati, conduttrice di “Mi manda Raitre”: l’appuntamento sarà un vero e proprio ‘talk show’ per conoscere meglio i protagonisti di questa edizione 2015 del Premio Hemingway. Info: www.premiohemingway.com

Scorrendo nel dettaglio le motivazioni per l’assegnazione del Premio Hemingway 2015, a proposito della letteratura leggiamo che «Corrado Augias ha raccontato con grande capacità affabulatoria il passato di grandi personaggi, città e culture, narrandone spesso le pieghe nascoste e i segreti. Particolarmente felice è stato però – sottolineano le motivazioni della Giuria – il suo ritorno alla narrativa con Il lato oscuro del cuore, un romanzo di corpi e di amori, di ossessioni e incomprensioni, guarigioni e scacchi; che si muove tra la psicanalisi e i territori violati delle periferie di oggi». Premio Hemingway “l’avventura del pensiero” 2015 a Richard Sennett perchè «in un’indagine di ampio respiro – antropologica, sociologica, storica e politica – ha spiegato cosa è il nuovo capitalismo, cercando, nella ricca tradizione occidentale, dei fattori che possano ripensare e ridefinire il concetto di lavoro. Perché, contro l’urto dei nostri tempi, le motivazioni che spingono l’uomo a cooperare con i propri simili, traendone soddisfazione e piacere, non vengano sacrificate». Va a Luca Campigotto il Premio Hemingway 2015 racconto per immagini/fotolito: perché «nella tradizione della grande fotografia italiana dell’Ottocento ha letto poeticamente i residui archeologici della Roma Imperiale, con un aristocratico segno fotografico, emblema del nostro paesaggio storico». L’anima dell’ “esploratore” Hemingway e il suo sguardo su uomini e luoghi lontani dalle sue radici rivivrà con l’assegnazione a William Dalrympe del Premio Hemingway reportage: «nella migliore tradizione del reportage anglosassone, che va da Byron a Chatwin, William Dalrymple – recitano le motivazioni – ha saputo descrivere le persone e gli ambienti incontrati nei suoi viaggi se non nell’unico modo possibile, in quello sicuramente più efficace: calandosi nella fragilità umana, nella vita quotidiana, nelle convinzioni incrollabili. Fino ad ascoltare – e restituire – la voce inconfondibile di una diversa cultura».