Lignano: Premio Hemingway, vincono Erneaux, Damasio Gruber e Della Toffola

Lignano: Premio Hemingway, vincono Erneaux, Damasio Gruber e Della Toffola

L’autrice francese Annie Ernaux per la Letteratura, il neuroscienziato Antonio Damasio per l’Avventura del pensiero, la giornalista Lilli Gruber nella sezione Testimone del nostro tempo e l’artista Francesca Della Toffola per la Fotografia sono i vincitori del Premio Hemingway 2018, dedicato in questa edizione a Pierluigi Cappello e promosso dal Comune di Lignano con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it.

È un Premio che quest’anno “parla” molto al femminile, nella esplorazione poliedrica dei tratti portanti della personalità di Ernest Hemingway: sarà una delle più amate voci della cultura francese, Annie Ernaux, a restituire la sua profonda anima di scrittore con i tratti forti e incisivi che le sono propri e che scandiscono anche il suo ultimo romanzo, “Una donna”, appena pubblicato in Italia per L’Orma editore. Mentre una delle più note e apprezzate giornaliste e inviate degli ultimi decenni, Lilli Gruber, rappresenterà l’intensa esperienza di reporter di guerra che avrebbe poi ispirato molte pagine indimenticabili dell’opera di Hemingway. Il poker dei vincitori 2018 del Premio si completa con il talento fotografico di Francesca Della Toffola, artista che unisce alla ricerca un’appassionata sensibilità estetica, e con le geniali intuizioni di un grande esploratore della natura umana e soprattutto della nostra coscienza, il neuroscienziato Antonio Damasio, di cui proprio domani uscirà in Italia, per Adelphi, il nuovo saggio “Lo strano ordine delle cose. La vita, i sentimenti e la creazione delle culture”.

I vincitori sono stati annunciati dal Sindaco del Comune di Lignano Luca Fanotto con l’Assessore alla Cultura Ada Iuri, il Presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan e con il Presidente della Giuria del Premio Hemingway Alberto Garlini, affiancato dai giurati Gian Mario Villalta e Italo Zannier. Impossibile non ricordare con affetto e riconoscenza un nome eccellente che fino al 2017 aveva preso parte alle scelte dei vincitori quale componente di Giuria del Premio Hemingway, il poeta e scrittore friulano Pierluigi Cappello, scomparso lo scorso autunno. Il suo ricordo e la profondità del suo pensiero e della sua opera resteranno di ispirazione per le edizioni a venire, e a lui sono dedicati gli incontri del cartellone 2018.

Nel segno di Ernest Hemingway, dunque, gli “Incontri” che ogni anno trasformano il Premio in un vero e proprio Festival, aperto alla partecipazione del pubblico nella “piccola Florida italiana”, la radiosa città di Lignano Sabbiadoro. Un cartellone prche permetterà di incontrare Annie Ernaux, Antonio Damasio, Lilli Gruber e Francesca Della Toffola al Centro Congressi Kursaal. La Serata di Premiazione si svolgera’ al CinemaCity sabato 23 giugno alle 18. Per informazioni e per prenotare il proprio posto, fino ad esaurimento: www.premiohemingway.it

Il premio Hemingway 2018 per la Letteratura va ad Annie Ernaux, fresca autrice di Una donna, per “avere rinnovato in modo personalissimo le possibilità dell’autobiografia, come forma letteraria e strumento di conoscenza della realtà. Annie Ernaux, con le sue opere di altissimo magistero, ha raccolto la complessa sfida dell’identità, consapevole che la memoria individuale si modifica senza sosta, riuscendo nel prodigio di “salvare” la storia di generazioni, coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo”. Con la scrittrice Nadia Terranova venerdì 22 giugno, al Centro Kursaal di Lignano alle 18.30, Annie Ernaux dialogherà della sua scrittura e dei temi al centro del suo ultimo romanzo, “Una donna”: pagine che si collocano nella luminosa intersezione tra Storia e affetto, indagando le contraddizioni e l’opacita? dei sentimenti per restituire in maniera universale lirripetibile realta? di un percorso di vita.

E va al neuroscienziato e psicologo Antonio Damasio il Premio Hemingway 2018 per l’Avventura del pensiero, per “i suoi studi straordinari – recitano le motivazioni – su quello che rimane un punto interrogativo nella ricerca filosofica e scientifica occidentale: la coscienza. Damasio ha sostenuto, sulla base di una personalissima ricerca ispirata alla rilettura di Spinoza, una prospettiva antidualistica, integrata dall’incidenza delle emozioni e dei sentimenti primordiali sulla formazione della coscienza. Grazie al suo lavoro e alla sua intelligenza, siamo oggi maggiormente consapevoli di cosa sia l’uomo nel suo manifestarsi più misterioso e sfuggente”. Antonio Damasio terrà il primo incontro italiano dedicato al nuovo saggio in uscita proprio domani: venerdì 22 giugno, alle 21 al Centro Kursaal, converserà de “Lo strano ordine delle cose”, offrendo una straordinaria occasione per ascoltare la sua prospettiva affascinante e innovativa sull’origine della vita, dei sentimenti, della mente e della cultura. Ma anche sullo sviluppo delle arti, dell’indagine filosofica, dei sistemi morali e delle fedi religiose, della giustizia, della gestione della cosa pubblica, di economia, tecnologia e scienza.

Il premio Hemingway 2018 della nuova sezione “Testimone del nostro tempo” va alla giornalista e inviata Lilli Gruber “per avere raccontato il presente nelle sue forme più complesse e dolorose – dalle migrazioni, alle guerre, al terrorismo – con stile rigoroso e grintoso, mostrando sempre forte personalità e autonomia intellettuale. La sua capacità di stimolare riflessioni negli ascoltatori e porre salutari dubbi nell’opinione pubblica, ci rende consapevoli che il giornalismo può diventare una forma privilegiata di cultura”. Lilli Gruber sarà protagonista di una conversazione intorno a “Vita e giornalismo” sabato 23 giugno, alle 12 al Centro Kursaal: dialogherà con lei il giornalista Omar Monestier, direttore del quotidiano Messaggero Veneto.

Anche per l’edizione 2018 il Premio Hemingway seleziona una personalità eccellente e innovativa della “fotografia”: è la giovane artista Francesca Della Toffola, autrice del volume Accerchiati Incanti (Punto Marte). Nel passaggio epocale dalle impronte chimico-fisiche a quelle elettroniche la fotografia offre sorprendenti e magiche possibilità di visualizzazione, non solo della realtà corporea ma del pensiero e dei sogni. “La fotografa Francesca Della Toffola – spiegano le motivazioni – ha individuato nella Nuova Fotografia un suggestivo spazio alla sua ansia poetica, che riesce a esprimere in immagini alchemiche, tese a visualizzare il suo pensiero onirico e nel contempo esistenziale, anche in una colta lettura delle storiche tracce della fotografa vittoriana-preraffaelita, Julia Margaret Cameron, la prima a cercare di esprimere, con la speculare fotografia, oltre al volto delle cose soprattutto la loro anima”. Giovedi’ 20 giugno Francesca Della Toffola sarà protagonista dell’incontro in programma al Centro Kursaal alle 18.30, in dialogo con Italo Zannier. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con gli “Incontri con l’autore e con il vino” 2018 di Lignano Sabbiadoro.

Come sempre il Premio Hemingway si completa con molti eventi legati ai temi e alla feconda personalità artistica di Ernest Hemingway a cura del Comune di Lignano: teatro, cinema e musica nel cartellone illustrato dall’Assessore alla Cultura Ada Iuri, che si aprirà lunedì 18 giugno al Centro Kursaal con lo spettacolo Cjant pai tiei deits” (ore 18.30), una dedica affettuosa per il poeta Pierluigi Cappello, coordinata dall’attrice e autrice friulana Claudia Grimaz. Due le proiezioni al CinemaCity (ore 20.45), in collaborazione con Cinemazero: martedì 19 giugno l’omaggio a Pierluigi Cappello con il film di Francesca Archibugi “Parole povere” e mercoledì 20 giugno lo storico film “Addio alle armi” di Charles Vidor sarà proposto nella recente versione restaurata. Infine giovedì 21 giugno saluteremo il solstizio d’estate alle primissime luci del giorno, nell’Arenile del Faro Rosso, sulle note del “Concerto all’alba” diretto dal Maestro Domenico Mason, nella produzione dell’Accademia Arrigoni di San Vito al Tagliamento.