L’Italia invierà le armi ai curdi per difendersi contro ISIS

L’Italia invierà le armi ai curdi per difendersi contro ISIS

isis

L’invio di armi da parte dell’Italia ai guerriglieri curdi che nel nord dell’Iraq stanno combattendo contro i miliziani dell’Isis, potrebbe partire 48-72 ore dopo l’informativa del governo al Parlamento, mercoledì. Una decisione definitiva su tempi, tipologia di arma e quantità, viene fatto notare in ambienti della Difesa, non è però ancora stata presa.

“Si stanno valutando tutte le opzioni possibili sul campo” dicono al ministero della Difesa ribadendo che solo dopo il passaggio in Parlamento e il ‘via libera’ politico si metterà davvero in moto la macchina militare, sempre in stretto raccordo con gli altri paesi dell’ Ue. Quel che è certo, è che una verifica su quale sia il materiale a disposizione da inviare ai peshmerga curdi è già stata fatta dagli Stati Maggiori. E, dunque, l’invio di un primo C-130 dell’Aeronautica Militare potrebbe avvenire in due-tre giorni e comunque non oltre la prossima settimana. Diverse le opzioni al momento sul tavolo. L’Italia potrebbe inviare una partita di circa 30mila kalashikov, i fucili abitualmente utilizzati dai guerriglieri curdi, e tonnellate di munizioni sequestrate durante le guerre nei Balcani, ma anche dei fucili mitragliatori Mg, non più in dotazione alle forze armate e finiti nei magazzini. Alla Difesa si sta inoltre valutando la possibilità di inviare giubbotti antiproiettile, sistemi di comunicazione radio, puntatori laser e dispositivi anti-bomba.