Brdo pri Kranju (Slovenia),25 gen – Parte dalla Francia e
arriva fino al Friuli Venezia Giulia, comprende sette Paesi, 48
Regioni e conta più di 70 milioni di abitanti: è la Macroregione
Alpina, per la quale oggi è iniziata una fase nuova. Nel Centro
congressi di Brdo pri Kranju, Slovenia, è stata infatti lanciata
la Strategia dell’Unione europea per la Regione Alpina (Eusalp).
L’obbiettivo è migliorare le condizioni di vita e di lavoro in
tutto l’arco alpino tramite la collaborazione internazionale e
transfrontaliera.
“Sviluppo, innovazione, mobilità sostenibile, crescita e
benessere” è l’elenco dei campi d’azione elencato nell’indirizzo
di saluto dal ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec. A lui
sono spettati gli onori di casa, in quanto la Slovenia è la
presidente di turno della Strategia.
“E’ importante che la presidenza sia stata assunta da un Paese
vicino”, ha commentato l’assessore regionale alla cultura, Gianni
Torrenti, che si è recato a Brdo in rappresentanza del Friuli
Venezia Giulia. “Nel 2017 sarà il turno dell’Austria, un aspetto
altrettanto favorevole per la nostra Regione, in quanto a
presiedere la Strategia nei prossimi due anni saranno due Paesi
vicini”.
Per Torrenti, inoltre, dalla Conferenza di lancio, che si
concluderà domani, emerge un altro aspetto positivo, ovvero la
“sincera volontà, sia degli Stati che in particolare delle
Regioni, di lavorare con impegno alla Strategia” che
“comprendendo anche aree di pianura più ricche, in Italia ad
esempio fino al Po, può essere veramente una fonte di risorse per
lo sviluppo della montagna”. In particolare, secondo Torrenti,
l’ambito al quale si punta di più sono i Trasporti.
E proprio il commissario europeo competente in materia, Violeta
Bulc, è stata tra i relatori alla riunione di inizio lavori. Nel
suo intervento ha ricordato che ben quattro dei nove corridoi
europei attraversano l’area della Macroregione Alpina, il che
permette e allo stesso tempo costringe le Regioni a intensificare
la collaborazione transfrontaliera. Oltre a Bulc, è arrivata a
Brdo anche Corina Cretu, commissario europeo per le Politiche
regionali, che ha ricordato come nel luglio scorso la Commissione
europea, nell’adottare la Strategia, abbia subito relegato alle
Regioni il ruolo di guida.
L’organo di indirizzo politico sarà comunque l’Assemblea
regionale, composta dai rappresentanti della Commissione europea
e di tutti gli Stati e delle Regioni coinvolte, oltre che dalla
Convenzione delle Alpi come membro osservatore.
L’attuazione delle politiche spetterà, invece, al Comitato
esecutivo di concerto con i vari gruppi di lavoro. La
composizione degli organismi non è ancora definita, ma il Friuli
Venezia Giulia punta comunque, dove possibile, a mettere in campo
la propria esperienza maturata dall’adesione alla Macroregione
Adriatico-Ionica. Tutti gli organismi dovranno, secondo il
sottosegretario al ministero degli Esteri, Benedetto Della
Vedova, agire come ‘sciatori polivalenti’, mettendo in campo sia
capacità tecniche, proprie degli slalomisti, che una velocità da
specialisti di discesa libera.
ARC/PV/PPD
Powered by WPeMatico