MAGREDI: SANTORO, "AVIOLANCI COMPATIBILI CON IL SITO COMUNITARIO"

Trieste, 24 lug – “L’area del Cellina Meduna ha sempre convissuto
con la presenza militare, tanto che il riconoscimento di Sito di
Interesse Comunitario è avvenuto quando le esercitazioni erano
già un’attività abituale della zona. E’ evidente che se
quest’area ha mantenuto caratteristiche di biodiversità è anche
grazie alla sua destinazione ad area militare, che l’ha esclusa
per decenni da destinazioni di tipo infrastrutturale o
immobiliare”.

Così risponde l’assessore regionale alle Infrastrutture e
Territorio Mariagrazia Santoro alle critiche – che definisce
“tardive e improprie nei contenuti” – mosse da alcuni
ambientalisti al Disciplinare d’uso che consente all’Esercito di
svolgere esercitazioni che comprendono, anche ma non solo,
aviolanci per la simulazione di missioni per l’invio di viveri o
mezzi ed esercitazioni con colpi a salve, “esercitazioni che –
aggiunge Santoro – hanno una rilevanza fondamentale nella
preparazione delle operazioni di difesa internazionale, la cui
necessità appare in questi tempi quanto mai imprescindibile”.

“Il Disciplinare del Cellina Meduna – ricorda Santoro – è
l’ultimo di una serie di disciplinari d’uso per le aree
addestrative dei poligoni militari, proprio perché ad esso è
stato riservato un particolare approfondimento. Un lungo lavoro
di analisi è stato condiviso con tutti i soggetti interessati e,
di concerto con la direzione centrale Ambiente della Regione,
sono stati recepiti tutti i rilievi tecnici, accogliendo nel
Disciplinare tutte le prescrizioni previste dal decreto di
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) emesso
dall’Amministrazione regionale”.

“Il risultato di questo lavoro – prosegue Santoro – è un
Disciplinare che bilancia le esigenze addestrative militari,
l’accesso delle aree aperte al pubblico e la tutela ambientale
del sito inserito nel perimetro di Natura 2000”.

Il Cellina Meduna è uno dei pochi poligoni militari in Italia
aperti ai cittadini, a differenza di molti degli altri siti che
sono totalmente chiusi all’accesso per tutto l’anno. Va infatti
ricordato che l’Esercito potrebbe chiudere il sito al pubblico ed
effettuare qualunque tipo di esercitazione senza l’intesa con la
Regione che invece tende a trovare modalità condivise di
salvaguardia del sito e valorizzazione per la fruizione dei
cittadini.

“Relativamente invece alla presenza di agenti inquinanti – ha
aggiunto Santoro – va ricordato che già nel maggio 2015 il
rapporto conclusivo delle indagini dell’ARPA ha evidenziato dati
rassicuranti e che non vi è alcun pericolo per la salute della
popolazione e dei lavoratori, confermando che non c’è alcuna
contaminazione della falda acquifera o della catena alimentare.
La fase della caratterizzazione radiologica è dunque da
considerarsi conclusa fin dallo scorso anno, con la conferma
della insussistenza di fattori di rischio per l’utilizzo
dell’area”.

“In merito alla bonifica da inquinanti chimici (metalli e altro)
– conclude Santoro – la caratterizzazione dei metalli pesanti
nell’area del poligono del Cellina Meduna potrà essere effettuata
a conclusione delle operazioni di pulizia dei residui bellici (e
eventuali altri residui) presenti all’interno della medesima
area. A tale proposito ARPA effettuerà martedì 26 luglio p.v. un
sopralluogo congiunto con le Autorità militari, già da tempo
programmato, nell’area dei Magredi, per definire le modalità con
cui verranno asportati i residui ancora presenti nell’area.
L’operazione di pulizia, resa possibile dal reperimento di
appositi fondi da parte della Brigata Ariete, dovrebbe
concludersi entro la fine di settembre”.
ARC/Com

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