Una escursionista di Cervignano del Friuli del 1961 è stata colta da malore mentre saliva lungo il sentiero che da Casera Forchia conduce al Col Gentile.
La donna era partita assieme al marito e ad un altro compagno di escursione e aveva poco dopo cominciato ad accusare qualche malessere, ma aveva deciso di proseguire. Quando ha capito di non star bene ha deciso, assieme ai compagni, di ridiscendere verso la Casera ma, nei pressi di Forcella Forchia ha dovuto fermarsi.
I compagni di gita hanno contattato poco prima delle 12 il NUE112 e poco dopo la SORES ha attivato sia le squadre delle stazioni di Forni Avoltri e Forni di Sopra del Soccorso Alpino e Speleologico, sia l’elisoccorso regionale. Una squadra di soccorritori è partita dal versante di Ovaro assieme alla Guardia di Finanza per raggiungere Casera Forchia con il fuoristrada mentre l’elicottero era in avvicinamento.
Una volta giunto in prossimità della posizione però l’elicottero non ha trovato le condizioni di visibilità sufficienti per atterrare o per calare l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso con il verricello. Dopo vari tentativi di cercare un varco, si è optato per un atterraggio in uno spiazzo a quota 1200 metri, seicento metri di dislivello al di sotto di Casera Forchia e da qui, a bordo di un mezzo fuoristrada, si sono portati alla casera il tecnico di elisoccorso, il medico e l’infermiere che hanno raggiunto poi la donna a piedi compiendo un tratto di un chilometro assieme agli altri soccorritori con la barella. Dopo aver stabilizzato la donna e averla imbarellata sul posto, i soccorritori l’hanno riportata a piedi fino nei pressi della casera.
Qui il pilota ha potuto approfittare di una breve parentesi di visibilità per atterrare e consentire all’equipe e ai soccorritori di caricare la donna a bordo. L’operazione si è conclusa poco prima delle 14: la donna è stata portata d’urgenza all’ospedale di Udine.