Maltempo: i danni ammontano a quasi 7 milioni

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Ben 926 domande tra soggetti pubblici e privati per complessivi 6.712.247,35 euro di danni. A tanto ammonta la cifra complessiva raccolta nel territorio comunale di Udine allo scadere dei termini posti dalla Regione per la richiesta di risarcimento al Governo nazionale. La quantificazione dei danni causati dalla tempesta di vento dello scorso 10 agosto ha coinvolto in queste settimane il Comune, incaricato dalla Regione di raccogliere le stime dei danni da enti pubblici, privati cittadini e imprese. Questa raccolta dei dati ha solo un valore preliminare ed è finalizzata a permettere una valutazione complessiva dei fabbisogni. Successivamente la Regione rappresenterà le istanze di tutti i comuni colpiti al Governo, allo scopo di ottenere i trasferimenti finanziari per far fronte allo stato di calamità naturale.

«Ringrazio il personale degli uffici del Comune, insieme all’assessore Enrico Pizza, che ha seguito le varie fasi dall’emergenza fino a oggi – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. In particolare voglio ringraziare il Verde Pubblico, l’ufficio Contratti, il Servizio Amministrativo Appalti, l’Ufficio Protocollo, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e la Protezione Civile».

Procedura di emergenza. Il Verde pubblico ha impegnato nelle prime settimane, a partire dal 10 agosto, una cifra complessiva di circa 110 mila euro di cui 57 mila per i lavori di somma urgenza. I fondi per gli ulteriori interventi di messa in sicurezza ancora necessari sono stati integrati con un prelevamento dal fondo di riserva portato in giunta direttamente dall’assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre. Questa prima spesa ha permesso sotto la regia del Verde pubblico, di far lavorare con la massima celerità e professionalità ben 11 ditte private su tutto il territorio cittadino per la messa in sicurezza urgente. Va ricordato il contributo professionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale e dei volontari della Protezione Civile del Comune di Udine nelle primissime ore dell’emergenza. A questi si aggiungono i contributi volontari di tanti cittadini udinesi e dei richiedenti asilo della Cavarzerani e della Friuli che, coordinati dalla Croce Rossa, hanno operato per la prima settimana con importanti interventi di pulizia in varie aree verdi cittadine.

«Dopo la calamità del 10 agosto e uno straordinario lavoro di tutto il verde pubblico per il coordinamento dei lavori della messa in sicurezza della città, abbiamo potuto quantificare cifre importanti – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza –. I fondi che chiediamo ora devono andare al ripristino dei luoghi, alla sistemazione delle alberature danneggiate, alla rimozione delle numerose ceppaie. Un lavoro che durerà ancora alcune settimane. Infine ci siamo dati l’obiettivo di ripiantare tutti i 200 alberi abbattuti dalla tempesta di vento. Una volta ottenuti i fondi, sarà necessario predisporre un piano di interventi che potranno partire dalla prossima primavera. Adesso ci adopereremo con la Regione e il Governo affinché i risarcimenti avvengano con la massima celerità».

Ecco nel dettaglio le singole voci della richiesta di risarcimento presentata oggi alla Regione:

Danni ai privati e imprese

Sono state ben 884 le domande presentate da privati per un totale di 5.226.422 euro. Di queste 815 da singoli cittadini o amministrazioni condominiali per un totale di 3.778.864 euro. Le domande provenienti da imprese, invece, sono 18 dal settore agricolo (378.949 euro) e 51 dal comparto industriale e artigianale (1.068.609 euro).

Danni agli enti pubblici

Complessivamente i danni registrati dal settore pubblico ammontano a 1.485.825,42 euro. Tra questi, spiccano il Comune di Udine (784.173 euro), l’Azienda sanitaria (415.944,42 euro) e l’Università degli Studi di Udine (216.977 euro).

Danni al Comune di Udine

Edifici pubblici. Tra le strutture comunali colpite dalla tempesta figurano il Castello, la Casa della contadinanza, Casa Cavazzini e naturalmente alcune scuole cittadine. I danni maggiori li hanno subiti le coperture e gli infissi. La stima per le necessarie riparazioni è di 73.522 euro.

Illuminazione e segnaletica stradale. Anche segnali stradali e lampioni sono stati colpiti dal maltempo, per complessivi 37.651 euro. Da una ricognizione sul territorio cittadino dell’ufficio Mobilità sono emersi circa 20 mila euro di danni stradali. Per quanto riguarda invece l’illuminazione pubblica, in base alle verifiche effettuate da AmgaAcegasAps sono stati rilevati danni per 17.651 euro, con 20 interventi in parte già completati. Si va dalle paline pericolanti alle lanterne cadute, dai cavi aerei recisi a quadri elettrici danneggiati.

Verde pubblico. I tecnici del Comune hanno stimato in 390.000 mila euro la spesa complessiva per il ripristino del patrimonio verde del Comune. A questi si sommano anche 7 mila euro per danni al vivaio comunale. In totale sono quasi 200 gli alberi caduti e/o abbattuti lungo la viabilità, nelle aree verdi.

Cimiteri. Ammonta a circa 50 mila euro il conto delle spese che saranno necessarie per riparare i danneggiamenti subiti dalle aree cimiteriali di San Vito (copertura della parte monumentale), di Paderno (tetto della palazzina servizi) e dei Rizzi (copertura della chiesa).

Impianti sportivi. Nel conteggio non mancano gli impianti sportivi, lesionati dalla furia di pioggia e vento. L’amministrazione comunale dovrà stanziare circa 26 mila euro per riparare le recinzioni, i cancelli e una porta di calcetto del campo di calcio di via Friuli, il tetto degli spogliatoi della struttura di via della Roggia e le recinzioni degli impianti di via Pradamano e via Valente. I danni più consistenti, comunque, sono quelli causati al complesso tennistico De Braida di via del Maglio, che richiederà una spesa di 200 mila euro per la riparazione delle coperture.

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Ben 926 domande tra soggetti pubblici e privati per complessivi 6.712.247,35 euro di danni. A tanto ammonta la cifra complessiva raccolta nel territorio comunale di Udine allo scadere dei termini posti dalla Regione per la richiesta di risarcimento al Governo nazionale. La quantificazione dei danni causati dalla tempesta di vento dello scorso 10 agosto ha coinvolto in queste settimane il Comune, incaricato dalla Regione di raccogliere le stime dei danni da enti pubblici, privati cittadini e imprese. Questa raccolta dei dati ha solo un valore preliminare ed è finalizzata a permettere una valutazione complessiva dei fabbisogni. Successivamente la Regione rappresenterà le istanze di tutti i comuni colpiti al Governo, allo scopo di ottenere i trasferimenti finanziari per far fronte allo stato di calamità naturale.

«Ringrazio il personale degli uffici del Comune, insieme all’assessore Enrico Pizza, che ha seguito le varie fasi dall’emergenza fino a oggi – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. In particolare voglio ringraziare il Verde Pubblico, l’ufficio Contratti, il Servizio Amministrativo Appalti, l’Ufficio Protocollo, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e la Protezione Civile».

Procedura di emergenza. Il Verde pubblico ha impegnato nelle prime settimane, a partire dal 10 agosto, una cifra complessiva di circa 110 mila euro di cui 57 mila per i lavori di somma urgenza. I fondi per gli ulteriori interventi di messa in sicurezza ancora necessari sono stati integrati con un prelevamento dal fondo di riserva portato in giunta direttamente dall’assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre. Questa prima spesa ha permesso sotto la regia del Verde pubblico, di far lavorare con la massima celerità e professionalità ben 11 ditte private su tutto il territorio cittadino per la messa in sicurezza urgente. Va ricordato il contributo professionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale e dei volontari della Protezione Civile del Comune di Udine nelle primissime ore dell’emergenza. A questi si aggiungono i contributi volontari di tanti cittadini udinesi e dei richiedenti asilo della Cavarzerani e della Friuli che, coordinati dalla Croce Rossa, hanno operato per la prima settimana con importanti interventi di pulizia in varie aree verdi cittadine.

«Dopo la calamità del 10 agosto e uno straordinario lavoro di tutto il verde pubblico per il coordinamento dei lavori della messa in sicurezza della città, abbiamo potuto quantificare cifre importanti – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza –. I fondi che chiediamo ora devono andare al ripristino dei luoghi, alla sistemazione delle alberature danneggiate, alla rimozione delle numerose ceppaie. Un lavoro che durerà ancora alcune settimane. Infine ci siamo dati l’obiettivo di ripiantare tutti i 200 alberi abbattuti dalla tempesta di vento. Una volta ottenuti i fondi, sarà necessario predisporre un piano di interventi che potranno partire dalla prossima primavera. Adesso ci adopereremo con la Regione e il Governo affinché i risarcimenti avvengano con la massima celerità».

Ecco nel dettaglio le singole voci della richiesta di risarcimento presentata oggi alla Regione:

Danni ai privati e imprese

Sono state ben 884 le domande presentate da privati per un totale di 5.226.422 euro. Di queste 815 da singoli cittadini o amministrazioni condominiali per un totale di 3.778.864 euro. Le domande provenienti da imprese, invece, sono 18 dal settore agricolo (378.949 euro) e 51 dal comparto industriale e artigianale (1.068.609 euro).

Danni agli enti pubblici

Complessivamente i danni registrati dal settore pubblico ammontano a 1.485.825,42 euro. Tra questi, spiccano il Comune di Udine (784.173 euro), l’Azienda sanitaria (415.944,42 euro) e l’Università degli Studi di Udine (216.977 euro).

Danni al Comune di Udine

Edifici pubblici. Tra le strutture comunali colpite dalla tempesta figurano il Castello, la Casa della contadinanza, Casa Cavazzini e naturalmente alcune scuole cittadine. I danni maggiori li hanno subiti le coperture e gli infissi. La stima per le necessarie riparazioni è di 73.522 euro.

Illuminazione e segnaletica stradale. Anche segnali stradali e lampioni sono stati colpiti dal maltempo, per complessivi 37.651 euro. Da una ricognizione sul territorio cittadino dell’ufficio Mobilità sono emersi circa 20 mila euro di danni stradali. Per quanto riguarda invece l’illuminazione pubblica, in base alle verifiche effettuate da AmgaAcegasAps sono stati rilevati danni per 17.651 euro, con 20 interventi in parte già completati. Si va dalle paline pericolanti alle lanterne cadute, dai cavi aerei recisi a quadri elettrici danneggiati.

Verde pubblico. I tecnici del Comune hanno stimato in 390.000 mila euro la spesa complessiva per il ripristino del patrimonio verde del Comune. A questi si sommano anche 7 mila euro per danni al vivaio comunale. In totale sono quasi 200 gli alberi caduti e/o abbattuti lungo la viabilità, nelle aree verdi.

Cimiteri. Ammonta a circa 50 mila euro il conto delle spese che saranno necessarie per riparare i danneggiamenti subiti dalle aree cimiteriali di San Vito (copertura della parte monumentale), di Paderno (tetto della palazzina servizi) e dei Rizzi (copertura della chiesa).

Impianti sportivi. Nel conteggio non mancano gli impianti sportivi, lesionati dalla furia di pioggia e vento. L’amministrazione comunale dovrà stanziare circa 26 mila euro per riparare le recinzioni, i cancelli e una porta di calcetto del campo di calcio di via Friuli, il tetto degli spogliatoi della struttura di via della Roggia e le recinzioni degli impianti di via Pradamano e via Valente. I danni più consistenti, comunque, sono quelli causati al complesso tennistico De Braida di via del Maglio, che richiederà una spesa di 200 mila euro per la riparazione delle coperture.

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Ben 926 domande tra soggetti pubblici e privati per complessivi 6.712.247,35 euro di danni. A tanto ammonta la cifra complessiva raccolta nel territorio comunale di Udine allo scadere dei termini posti dalla Regione per la richiesta di risarcimento al Governo nazionale. La quantificazione dei danni causati dalla tempesta di vento dello scorso 10 agosto ha coinvolto in queste settimane il Comune, incaricato dalla Regione di raccogliere le stime dei danni da enti pubblici, privati cittadini e imprese. Questa raccolta dei dati ha solo un valore preliminare ed è finalizzata a permettere una valutazione complessiva dei fabbisogni. Successivamente la Regione rappresenterà le istanze di tutti i comuni colpiti al Governo, allo scopo di ottenere i trasferimenti finanziari per far fronte allo stato di calamità naturale.

«Ringrazio il personale degli uffici del Comune, insieme all’assessore Enrico Pizza, che ha seguito le varie fasi dall’emergenza fino a oggi – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. In particolare voglio ringraziare il Verde Pubblico, l’ufficio Contratti, il Servizio Amministrativo Appalti, l’Ufficio Protocollo, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e la Protezione Civile».

Procedura di emergenza. Il Verde pubblico ha impegnato nelle prime settimane, a partire dal 10 agosto, una cifra complessiva di circa 110 mila euro di cui 57 mila per i lavori di somma urgenza. I fondi per gli ulteriori interventi di messa in sicurezza ancora necessari sono stati integrati con un prelevamento dal fondo di riserva portato in giunta direttamente dall’assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre. Questa prima spesa ha permesso sotto la regia del Verde pubblico, di far lavorare con la massima celerità e professionalità ben 11 ditte private su tutto il territorio cittadino per la messa in sicurezza urgente. Va ricordato il contributo professionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale e dei volontari della Protezione Civile del Comune di Udine nelle primissime ore dell’emergenza. A questi si aggiungono i contributi volontari di tanti cittadini udinesi e dei richiedenti asilo della Cavarzerani e della Friuli che, coordinati dalla Croce Rossa, hanno operato per la prima settimana con importanti interventi di pulizia in varie aree verdi cittadine.

«Dopo la calamità del 10 agosto e uno straordinario lavoro di tutto il verde pubblico per il coordinamento dei lavori della messa in sicurezza della città, abbiamo potuto quantificare cifre importanti – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza –. I fondi che chiediamo ora devono andare al ripristino dei luoghi, alla sistemazione delle alberature danneggiate, alla rimozione delle numerose ceppaie. Un lavoro che durerà ancora alcune settimane. Infine ci siamo dati l’obiettivo di ripiantare tutti i 200 alberi abbattuti dalla tempesta di vento. Una volta ottenuti i fondi, sarà necessario predisporre un piano di interventi che potranno partire dalla prossima primavera. Adesso ci adopereremo con la Regione e il Governo affinché i risarcimenti avvengano con la massima celerità».

Ecco nel dettaglio le singole voci della richiesta di risarcimento presentata oggi alla Regione:

Danni ai privati e imprese

Sono state ben 884 le domande presentate da privati per un totale di 5.226.422 euro. Di queste 815 da singoli cittadini o amministrazioni condominiali per un totale di 3.778.864 euro. Le domande provenienti da imprese, invece, sono 18 dal settore agricolo (378.949 euro) e 51 dal comparto industriale e artigianale (1.068.609 euro).

Danni agli enti pubblici

Complessivamente i danni registrati dal settore pubblico ammontano a 1.485.825,42 euro. Tra questi, spiccano il Comune di Udine (784.173 euro), l’Azienda sanitaria (415.944,42 euro) e l’Università degli Studi di Udine (216.977 euro).

Danni al Comune di Udine

Edifici pubblici. Tra le strutture comunali colpite dalla tempesta figurano il Castello, la Casa della contadinanza, Casa Cavazzini e naturalmente alcune scuole cittadine. I danni maggiori li hanno subiti le coperture e gli infissi. La stima per le necessarie riparazioni è di 73.522 euro.

Illuminazione e segnaletica stradale. Anche segnali stradali e lampioni sono stati colpiti dal maltempo, per complessivi 37.651 euro. Da una ricognizione sul territorio cittadino dell’ufficio Mobilità sono emersi circa 20 mila euro di danni stradali. Per quanto riguarda invece l’illuminazione pubblica, in base alle verifiche effettuate da AmgaAcegasAps sono stati rilevati danni per 17.651 euro, con 20 interventi in parte già completati. Si va dalle paline pericolanti alle lanterne cadute, dai cavi aerei recisi a quadri elettrici danneggiati.

Verde pubblico. I tecnici del Comune hanno stimato in 390.000 mila euro la spesa complessiva per il ripristino del patrimonio verde del Comune. A questi si sommano anche 7 mila euro per danni al vivaio comunale. In totale sono quasi 200 gli alberi caduti e/o abbattuti lungo la viabilità, nelle aree verdi.

Cimiteri. Ammonta a circa 50 mila euro il conto delle spese che saranno necessarie per riparare i danneggiamenti subiti dalle aree cimiteriali di San Vito (copertura della parte monumentale), di Paderno (tetto della palazzina servizi) e dei Rizzi (copertura della chiesa).

Impianti sportivi. Nel conteggio non mancano gli impianti sportivi, lesionati dalla furia di pioggia e vento. L’amministrazione comunale dovrà stanziare circa 26 mila euro per riparare le recinzioni, i cancelli e una porta di calcetto del campo di calcio di via Friuli, il tetto degli spogliatoi della struttura di via della Roggia e le recinzioni degli impianti di via Pradamano e via Valente. I danni più consistenti, comunque, sono quelli causati al complesso tennistico De Braida di via del Maglio, che richiederà una spesa di 200 mila euro per la riparazione delle coperture.

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Ben 926 domande tra soggetti pubblici e privati per complessivi 6.712.247,35 euro di danni. A tanto ammonta la cifra complessiva raccolta nel territorio comunale di Udine allo scadere dei termini posti dalla Regione per la richiesta di risarcimento al Governo nazionale. La quantificazione dei danni causati dalla tempesta di vento dello scorso 10 agosto ha coinvolto in queste settimane il Comune, incaricato dalla Regione di raccogliere le stime dei danni da enti pubblici, privati cittadini e imprese. Questa raccolta dei dati ha solo un valore preliminare ed è finalizzata a permettere una valutazione complessiva dei fabbisogni. Successivamente la Regione rappresenterà le istanze di tutti i comuni colpiti al Governo, allo scopo di ottenere i trasferimenti finanziari per far fronte allo stato di calamità naturale.

«Ringrazio il personale degli uffici del Comune, insieme all’assessore Enrico Pizza, che ha seguito le varie fasi dall’emergenza fino a oggi – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. In particolare voglio ringraziare il Verde Pubblico, l’ufficio Contratti, il Servizio Amministrativo Appalti, l’Ufficio Protocollo, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e la Protezione Civile».

Procedura di emergenza. Il Verde pubblico ha impegnato nelle prime settimane, a partire dal 10 agosto, una cifra complessiva di circa 110 mila euro di cui 57 mila per i lavori di somma urgenza. I fondi per gli ulteriori interventi di messa in sicurezza ancora necessari sono stati integrati con un prelevamento dal fondo di riserva portato in giunta direttamente dall’assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre. Questa prima spesa ha permesso sotto la regia del Verde pubblico, di far lavorare con la massima celerità e professionalità ben 11 ditte private su tutto il territorio cittadino per la messa in sicurezza urgente. Va ricordato il contributo professionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale e dei volontari della Protezione Civile del Comune di Udine nelle primissime ore dell’emergenza. A questi si aggiungono i contributi volontari di tanti cittadini udinesi e dei richiedenti asilo della Cavarzerani e della Friuli che, coordinati dalla Croce Rossa, hanno operato per la prima settimana con importanti interventi di pulizia in varie aree verdi cittadine.

«Dopo la calamità del 10 agosto e uno straordinario lavoro di tutto il verde pubblico per il coordinamento dei lavori della messa in sicurezza della città, abbiamo potuto quantificare cifre importanti – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza –. I fondi che chiediamo ora devono andare al ripristino dei luoghi, alla sistemazione delle alberature danneggiate, alla rimozione delle numerose ceppaie. Un lavoro che durerà ancora alcune settimane. Infine ci siamo dati l’obiettivo di ripiantare tutti i 200 alberi abbattuti dalla tempesta di vento. Una volta ottenuti i fondi, sarà necessario predisporre un piano di interventi che potranno partire dalla prossima primavera. Adesso ci adopereremo con la Regione e il Governo affinché i risarcimenti avvengano con la massima celerità».

Ecco nel dettaglio le singole voci della richiesta di risarcimento presentata oggi alla Regione:

Danni ai privati e imprese

Sono state ben 884 le domande presentate da privati per un totale di 5.226.422 euro. Di queste 815 da singoli cittadini o amministrazioni condominiali per un totale di 3.778.864 euro. Le domande provenienti da imprese, invece, sono 18 dal settore agricolo (378.949 euro) e 51 dal comparto industriale e artigianale (1.068.609 euro).

Danni agli enti pubblici

Complessivamente i danni registrati dal settore pubblico ammontano a 1.485.825,42 euro. Tra questi, spiccano il Comune di Udine (784.173 euro), l’Azienda sanitaria (415.944,42 euro) e l’Università degli Studi di Udine (216.977 euro).

Danni al Comune di Udine

Edifici pubblici. Tra le strutture comunali colpite dalla tempesta figurano il Castello, la Casa della contadinanza, Casa Cavazzini e naturalmente alcune scuole cittadine. I danni maggiori li hanno subiti le coperture e gli infissi. La stima per le necessarie riparazioni è di 73.522 euro.

Illuminazione e segnaletica stradale. Anche segnali stradali e lampioni sono stati colpiti dal maltempo, per complessivi 37.651 euro. Da una ricognizione sul territorio cittadino dell’ufficio Mobilità sono emersi circa 20 mila euro di danni stradali. Per quanto riguarda invece l’illuminazione pubblica, in base alle verifiche effettuate da AmgaAcegasAps sono stati rilevati danni per 17.651 euro, con 20 interventi in parte già completati. Si va dalle paline pericolanti alle lanterne cadute, dai cavi aerei recisi a quadri elettrici danneggiati.

Verde pubblico. I tecnici del Comune hanno stimato in 390.000 mila euro la spesa complessiva per il ripristino del patrimonio verde del Comune. A questi si sommano anche 7 mila euro per danni al vivaio comunale. In totale sono quasi 200 gli alberi caduti e/o abbattuti lungo la viabilità, nelle aree verdi.

Cimiteri. Ammonta a circa 50 mila euro il conto delle spese che saranno necessarie per riparare i danneggiamenti subiti dalle aree cimiteriali di San Vito (copertura della parte monumentale), di Paderno (tetto della palazzina servizi) e dei Rizzi (copertura della chiesa).

Impianti sportivi. Nel conteggio non mancano gli impianti sportivi, lesionati dalla furia di pioggia e vento. L’amministrazione comunale dovrà stanziare circa 26 mila euro per riparare le recinzioni, i cancelli e una porta di calcetto del campo di calcio di via Friuli, il tetto degli spogliatoi della struttura di via della Roggia e le recinzioni degli impianti di via Pradamano e via Valente. I danni più consistenti, comunque, sono quelli causati al complesso tennistico De Braida di via del Maglio, che richiederà una spesa di 200 mila euro per la riparazione delle coperture.

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