Il sequestro dell’intera area della Laguna è lo scenario estremo cui la Procura di Udine potrebbe far ricorso, qualora i tecnici di Ispra e Iss dovessero confermare la situazione di diffuso inquinamento e pericolosità delle aree interessate che sembrerebbe desumersi dalle relazioni dei due istituti, confluite nella relazione finale della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Lo si evince, in maniera velata, dalla lettera di convocazione inviata dalla Procura ai tecnici dei due istituti, chiamati a Udine insieme con i professori universitari i cui studi sono stati citati nelle relazioni, per chiarire lo stato dell’arte. All’incontro, fissato per l’11 gennaio mattina, parteciperà anche il pm della Procura di Roma Alberto Galanti, su incarico del Procuratore Pignatone, che ha aperto un’inchiesta parallela sul caso. Nel pomeriggio il tavolo si sposterà in Regione a Udine, per un incontro con il nuovo commissario ad acta Giovanni Petris, incaricato dal Presidente del Consiglio dei Ministri di curare il subentro della Regione Autonoma Fvg nella gestione della criticità socio-ambientale in Laguna
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