Friuli Doc a rischio chiusura? Sembra impossibile eppure il taglio dei fondi da parte della regione mette a rischio lo svolgimento della manifestazione enogastronomica, e non solo che anima Udine nel corso dle mese di settembre. Abbiamo voluto sentire il vicesindaco Enzo Martines che lascia pochi dubbi in merito
Ennesimo taglio di fondi a Friuli doc: come si è ridotto il budget regionale in questi anni?
Siamo passati dai circa 300 mila euro del 2007 ai 130 dello scorso anno (quando tra l’altro ne avevamo chiesti 150), fino ai 40 mila che pare la Regione ci voglia dare quest’anno. Se fosse confermato, sarebbe non l’ulteriore, ma il definitivo taglio di Friuli doc.
Quanto costa nel complesso Friuli doc?
Abbiamo una serie di spese vive, per cui sotto i 130 mila ci risulta impossibile mantenere la stessa dimensione della manifestazione che in questi anni è andata benissimo.
Lo scorso anno abbiamo avuto l’aiuto dell’Ersa, che però non si è concretizzato in un contributo economico ma in servizi, ovvero si impegnata su una piazza per alcuni stand che ha gestito in totale autonomia. Se Turismo Fvg prendesse in gestione due piazze allora quest’anno, forse, 50 mila euro basterebbero al Comune per organizzare Friuli doc, ma evidentemente Turismo fvg ha altri eventi su cui investire ingenti somme di denaro. Un esempio? L’anno scorso sono stati spesi da Turismo Fvg 400 mila euro per Bianco&Nero, mentre noi con 130 mila abbiamo garantito una festa che ha 17 anni di storia e che è molto apprezzata da tutta la regione e non solo.
Quali sono gli enti che partecipano (in termini di soldi) alla realizzazione di Friuli doc?
Le new entry nate proprio per andare incontro alle esigenze anche della Regione che ci aveva chiesto di allargare la platea degli organizzatori sono Ersa e Provincia di Udine. Storicamente poi ci sono i contributi importanti della Cciaa e di Confartigianato Udine, oltre al main sponsor che è sempre stato la Regione.
Quali conseguenze sull’evento può avere questo taglio di fondi così cospicuo?
Come dicevo prima, se il taglio della Regione ai finanziamenti per Friuli doc venisse confermato, non sarebbe un taglio, ma il definitivo stop alla rassegna. Non mi sento di affrontare un’organizzazione così importante senza salvaguardare la qualità della manifestazione medesima.
Perché la regione è così insensibile a Friuli doc? È una questione di colore politico o di campanile fra Udine e Trieste?
Di campanile non credo proprio. Se penso alla barcolana mi sento di dire che è una manifestazione che va difesa perché rappresenta tutti, friulani compresi. Su Friuli doc, dopo 17 anni, non si può dire che sia una manifestazione targata politicamente. Con un po’ di malizia, mi viene da dire che gli assessori che tengono la borsa in Regione, ovvero turismo, commercio e bilancio, sono tutte assessori triestine e che, quindi, non hanno alba di cosa sia Friuli doc.
Cercherete di coinvolgere altri assessorati regionali come ad esempio quello del leghista ma friulano Violino?
Violino, durante la scorsa edizione, nella quale lo stand di Ersa ha avuto un grandissimo successo, disse che avrebbe ripetuto l’esperienza anche quest’anno, perché qui si parla di promozione del territorio e Udine è a disposizione. Visto però che non voglio trovarmi più all’ultimo minuto per decidere cosa fare per una manifestazione così rilevante, voglio fin da subito una conferma scritta nero su bianco per sapere cosa ci daranno.