Si intitola “Maternità. Virgilio Tramontin Renzo Tubaro” il secondo evento espositivo promosso nel conto alla rovescia verso la 30^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, promosso da PEC – Presenza e Cultura con il CICP – Centro Iniziative Culturali Pordenone, curato dai direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai, realizzato in collaborazione con Promoturismo Fvg, Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese e Monsile con il supporto della Diocesi Pordenone Concordia. In esposizione, da sabato 11 settembre fino al 24 ottobre nella Chiesa di San Lorenzo di San Vito al Tagliamento, il pubblico potrà ammirare 50 opere di due grandi artisti friulani, Virgilio Tramontin (San Vito al Tagliamento 1908-2002) e Renzo Tubaro (Codroipo 1925-Udine 2002) legate alle suggestioni della figura materna. «Due maestri – osserva il presidente di Presenza e Cultura Luciano Padovese che si impegnarono ampiamente, durante la loro vicenda artistica sul tema della maternità in accezione quotidiana: il senso a noi più immediato e più sperimentato della maternità avendo Dio, come si esprime Papa Francesco, fatto a ogni uomo e donna il dono di essere stati generati, cresciuti e accompagnati da una donna speciale che è appunto nostra madre». L’evento è a cura di Giancarlo Pauletto per il coordinamento di Maria Francesca Vassallo e Antonio Garlatti. Si tratta della 472^ mostra d’arte promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, alla quale collaborano il Comune di San Vito al Tagliamento, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Presenza e Cultura, la Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone. All’inaugurazione interverranno il curatore Giancarlo Pauletto e il condirettore artistico del Festival internazionale di Musica Sacra Franco Calabretto. È previsto un intermezzo musicale con la flautista Maria Lincetto, a cura del Conservatorio Tomadini di Udine. Visite con ingresso gratuito e green pass sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.30-19.00. Fuori orario la mostra è visitabile su prenotazione telefonando all’Ufficio Beni e Attività Culturali (tel. 0434.843050) oppure al Punto I.A.T. (tel. 0434.843030).
«Al momento di pensare ad una mostra incentrata sul tema della maternità – spiega il curatore, Giancarlo Pauletto – è stato facile qui, al Centro Iniziative Culturali Pordenone, far riferimento a due Maestri dell’arte friulana contemporanea, Virgilio Tramontin e Renzo Tubaro, ambedue presenti, negli anni, alla Galleria Sagittaria. La mostra ha evocato subito i disegni, le pitture e, nel caso di Tramontin, anche le incisioni che a questo tema i due artisti hanno dedicato, ambedue certo attratti dalla sua intensità sentimentale e generalmente umana, ma anche morale, in quanto tema naturalmente incardinato nell’idea della famiglia intesa come nucleo fondante, anche moralmente fondante, la società degli uomini». Parallele le visioni dei due artisti, l’allattamento, la madre col bambino in braccio o madre e bambino sul letto, i bambini che dormono, ma anche la gravidanza o magari il lavoro domestico, la tavola apparecchiata o il gioco dei ragazzi. «Virgilio Tramontin – dice ancora Pauletto – ebbe come maestro di pittura Virgilio Guidi e di ciò rimane chiara traccia in un bellissimo ritratto, intitolato Madre, del 1937. Successivamente, egli si accosterà alla lezione di Umberto Martina, il vecchio pittore friulano che frequenterà spesso nel suo studio, sentendolo più vicino ad una certa naturalezza che egli, negli anni attorno al Quaranta, andava anche cercando nello studio assiduo del disegno e dell’incisione veneta del Settecento, specie nell’amato Canaletto. L’ attenzione di Tubaro alla vita comune – ritratti, mercati, osterie, lavori d’officina o di campagna – è volta a cogliere quella che egli sente come la spontanea bellezza della vita, che è fonte di continuo stupore e che si manifesta in ogni momento: la bellezza di un cavallo, per esempio, o l’intensità di una figura di vecchia, o la forza del volto di sua madre. Moltissimi i disegni, le tempere e gli oli dedicati da Tubaro al tema della maternità che è, appunto, nel cuore della vita».