Sono quasi cinquecentomila gli studenti che stanno sostenendo gli esami di maturità rientrano oggi in classe per il giorno della terza (e ultima) prova scritta. Fino ad ora la maturità si era mossa sui binari scelti dal ministero dell’Istruzione: tema di italiano uguale per tutti e seconda prova scritta comune a ciascun indirizzo di studio, con le tracce messe a punto da un team di esperti che ha lavorato a livello nazionale. Oggi, invece, l’esame cambia registro. Nessun plico telematico, nessun grande mistero svelato e uguale per tutti.
La prova la decide ogni singola commissione d’esame. Presentandola e ”confezionandola” su misura per i propri studenti (su cinque materie studiate nell’ultimo anno). Sei le possibili tipologie di prova previste: dal super-quiz con domande chiuse e a risposta multipla, ai quesiti a risposta singola, dalla trattazione sintetica di alcuni argomenti, alla soluzione di problemi e di casi, alla realizzazione di un progetto (soprattutto per gli studenti dell’istituto d’arte e del liceo artistico). Le domande a risposta multipla la tipologia più utilizzata dai commissari. Per questo gli studenti chiamano la terza prova “quizzone”.