Si chiama “Melancholia” ed è il nuovo video dei Playa Desnuda, band friulana prodotta da Christian “Noochie” Rigano, tastierista e arrangiatore per grandi nomi della canzone italiana come Jovanotti, Elisa, Luca Carboni, Tiziano Ferro e molti altri.
Girato da Piermaria Agostini e Marco Malizia tra gli splendidi panorami delle alpi orientali (Lago del Predil, Foresta di Tarvisio, Val Raccolana e Lago Dimon), il video ha come protagonista la sorprendente attrice senegalese Ndack Mbaye, che interpreta una donna impazzita per un affetto perduto. Inconsolabile, la giovane vedova inizia un viaggio verso la montagna che inizialmente è contemplativo ed estatico e, man mano che lo sconforto si fa sempre più insostenibile, diventa folle e frenetico, trasformandola in una sorta di animale selvaggio che in completa solitudine raggiunge la vetta del monte e trova la serenità nel misterioso deus ex machina che compare nel finale. Una rappresentazione cinematografica particolarmente calzante per una canzone che parla di un tormento apparentemente insanabile, di una malinconia assimilabile alla saudade lusitana, che ancora al passato chi la vive, ma che affida la speranza a un futuro luminoso.
Melancholia è estratta da “10”, terzo album dei Playa Desnuda per la prima volta alle prese con un lavoro interamente composto da inediti, al quale hanno collaborato molti ospiti illustri: oltre allo stesso Rigano, che ha suonato la maggior parte delle tastiere, in due brani è presente la chitarra elettrica di Riccardo Onori (Jovanotti, Mike Patton, Diaframma), e diversi sono gli interventi alle percussioni di Andrea Fontana (Elisa, Tiziano Ferro, Ivano Fossati). Tre infine le voci che arricchiscono e danno lustro alla produzione: Bunna degli Africa Unite, il giamaicano Skarra Mucci e la poetessa/performer sudafricana Natalia Molebatsi.
“10” testimonia i dieci anni di storia di una band che ha all’attivo centinaia di concerti, tra la sua terra d’origine dove è popolarissima, un pezzo di Europa dell’est e la Spagna, vera e propria terra d’elezione. Sono infatti in spagnolo anche le liriche di Melancholia, che in questa “Radio Tormento version” assume una veste con ritmica dancehall ed un sapore latineggiante particolarmente adatti alla programmazione radiofonica.