Il Comune lancia l’operazione semplificazione per chi apre un’attività commerciale, come negozi bar e simili, o deve modificarla con ampliamenti, trasferimenti, mutazioni societarie o altre variazioni. Vita più facile anche per chi deve costruire un capannone o una struttura destinata alla produzione.
Rivoluzione antiburocrazia
Dal 28 settembre 2017 vengono drasticamente ridotte procedure, documentazioni e tempistiche, viene semplificata la modulistica, e lo sportello telematico «Suap» (Sportello unico attività produttive) diventa l’interlocutore unico, risparmiando all’utente i giri da un ufficio pubblico all’altro. Una «rivoluzione» che ha coinvolto più assessorati tanto che alla presentazione, oltre al sindaco Alessandro Ciriani, c’erano l’assessore al commercio Emanuele Loperfido, all’urbanistica, e con delega al Suap, Cristina Amirante, e alle attività produttive Guglielima Cucci. Con loro anche gli esponenti della Questura, coinvolta nell’opera di sburocratizzazione, Angela Pierobon e Pierangelo Cernigoi.
Rapporti più facili tra Comune e imprese
«E’ una novità di assoluto rilievo – ha esordito Ciriani – visto che il macigno della burocrazia è una delle principali motivi di lamentele in Italia. I suoi costi nel nostro Paese gravano per 22 miliardi su cittadini e imprese e si stimano in 100 miliardi le inefficienze e gli sprechi. Non risolveremo certo noi questo problema ma intanto cerchiamo di offrire ai nostri cittadini e imprenditori un Comune che sia loro amico, non avversario. In questa operazione siamo i primi in regione e tra i primi in Italia e ciò è motivo di legittimo orgoglio» ha concluso il sindaco. «Per noi è un obiettivo importante rendere il rapporto con l’Amministrazione più concreto, rapido e semplice – ha rimarcato Loperfido – anche questo è un modo per cercare di attrarre investimenti in città, perché tante volte agli imprenditori passa la voglia proprio a causa della burocrazia». Peraltro ora attraverso il Suap «si vedranno automaticamente le pratiche necessarie per le emissioni sonore, in modo tale che non sfuggano informazioni fondamentali nel caso che i titolari dovessero imbattersi negli «estremisti del silenzio».
Semplificazione
Già dal 2013 le pratiche di avvio e modifica delle attività commerciali, oltre alle autorizzazioni antincendio, ambientali e i permessi a costruire nel campo dell’edilizia produttiva, sono gestite online tramite il Suap. «Ora realizziamo questa ulteriore semplificazione dello sportello unico – ha spiegato Cucci – adeguandoci alla legge Madia (quella che, appunto, prevede la semplificazione amministrativa, ndr). E’ un’opportunità sia per gli utenti sia per la pubblica amministrazione che si rende così più efficiente». La semplificazione abbatte ulteriormente passaggi burocratici e procedure per circa 1000 tra attività commerciali e imprese di Pordenone, Fontanafredda e Roveredo le cui pratiche, che al 90% riguardano Pordenone, sono evase dal Suap gestito dal Comune capoluogo in base a una convenzione intracomunale firmata negli anni scorsi.
Meno pratiche
Da oggi per aprire un negozio è sufficiente compilare solo un modulo online (due per i bar). Fino a ieri erano 11. Per aprire un estetista-parrucchiere i moduli vengono dimezzati e passano da 10 a 5. Introdotta un’unica «Scia» (la segnalazione certificata di inizio attività) che accorpa più domande e procedure e eliminati numerosi allegati e marche da bollo: ora ne basterà una anche per più domande, riducendo così i costi. Inoltre non è più necessario presentare planimetrie e copia della carta di identità.
Princìpi
Introdotti tre princìpi cardine improntati alla sburocratizzazione: primo, «non si dichiara più ciò che non serve dichiarare», ha spiegato Amirante che ha illustrato nei dettagli le novità. In altri termini non si deve più presentare alcuna domanda per le attività non soggette a espressa autorizzazione. Secondo, l’Amministrazione può chiedere solo gli allegati previsti nei moduli online ed è vietato chiederne altri. Terzo, assicurata la certezza dei tempi con il rilascio di una ricevuta al momento della presentazione della domanda, che indica la durata certa del procedimento. Notevole e complesso il lavoro di adeguamento degli uffici che per ottenere questo risultato hanno messo mano a 51 modelli e circa 100 procedure, guadagnandosi i complimenti pubblici e ripetuti di sindaco e assessori. «Prima era un caos – ha rimarcato Amirante – mettere insieme tanti procedimenti e moduli diversi adottati da diversi uffici non è stata una banalità. Contando che la riforma Madia ha cominciato a entrare in vigore a luglio, con la pausa estiva di mezzo, è per i nostri uffici un risultato eccellente di efficienza presentare oggi la sua applicazione. Come per tutte le novità ci vorrà un periodo di adattamento».
Un unico sportello
Come detto, il Suap diventa il riferimento unico a cui rivolgersi «24 ore su 24, sette giorni su sette», ha precisato Amirante, per svolgere le pratiche e richiedere licenze e autorizzazioni, comprese quelle in precedenza rilasciate e gestite da altri enti. Sarà poi compito dei funzionari Suap gestire le istanze dialogando con le altre amministrazioni e organizzazioni. Lo sportello telematico assorbe le pratiche prima gestite dalla Camera di commercio riguardanti autofficine e commercio all’ingrosso, quelle della Questura per il rilascio di licenze come il commercio dei preziosi e la vendita a domicilio («la Questura rilascia diverse licenze «delicate» e ci siamo subito messi sintonia con le procedure di snellimento del Comune» ha detto la dirigente della Questura, Pierobon), dell’azienda sanitaria per la vendita di prodotti fitosanitari e simili, dell’agenzia delle dogane per gli alcolici e il Gpl. Rilasciata dal Suap anche l’agibilità per gli spettacoli pubblici e itineranti, lotterie e simili. Ricadono nella sua gestione anche i punti verdi, le strutture ricettive come alberghi e bed and breakfast, le imprese alimentari (l’elenco puntuale è sul sito Suap raggiungibile da comune.pordenone.it, sezione «servizi» o direttamente qui). L’area web contiene, oltre alla modulistica, anche istruzioni, normative e recapiti del personale comunale da contattare per ricevere informazioni o supporto tecnico alla presentazione online delle domande. Nel 2016 il personale del Comune ha gestito 1.174 pratiche tramite il Suap, una media di circa 25-30 a settimana. Prossimamente entreranno nel circuito Suap anche Zoppola e Porcia poichè il Suap passerà all’Uti. «Il servizio, pur rimanendo insediato nel Comune di Pordenone – ha commentato Amirante – non sarà più una nostra competenza diretta. La cosa non ci piace visto che stiamo parlando di qualcosa (la riforma Uti, ndr) che non ha ancora consistenza».
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