Giovedì 27 gennaio alle ore 18.30 nell’elegante cornice di Villa Chiopris (Viscone) Piera Sgiarovello persenterà il libro “MENOSSI: i mosaici” e una esposizione personale del Maestro Giulio Menossi allestita per l’occasone nella prestigiosa tenuta, che rimarrà aperta al pubblico fino a marzo.
Il volume, edito negli Stati Uniti e ora aquistabile nelle librerie friulane, rende omaggio al Maestro Giulio Menossi, artista a pieno titolo in quanto fa dell’arte il suo mestiere da oltre 35 anni.
Ed è proprio in occasione dei 35 anni di attività che il libro è stato presentato a novembre 2010 a Milano, in concomitanza con una personale dell’artista in zona San Babila.
Durante tutto il suo persorso artistico, Menossi non ha mai smesso di sperimentare e ricercare nuove forme, nuovi colori e nuovi stimoli. L’ineccepibile preparazione tecnica unita alla passione di Menossi per la ricerca lo hanno portato alla creazione di pezzi sempre innovativi e interessanti.
Dopo anni di studio e sperimentazione Menossi sembra aver trovato la propria dimensione artistica nei cosiddetti “mosaici dinamici”, in cui il movimento che parte dall’anima si imprima nell’apparente fissità dell’opera musiva, dandogli luce, aria, persino voce.
Ma, così come ha evidenziato la critica Valentina Coluccia, quello di Menossi è un percorso che non si arresta, un viaggio che continua e continuerà all’insegna della curiosità, della voglia di migliorare e di spingersi al limite.
Tra poco più di due settimane il Maestro Menossi presenterà il libro “MENOSSI: i mosaici” anche negli Stati Uniti, in occasione delle conferenze organizzate dal S.A.M.A. (Society of American Mosaic Artists) ad Austin, in Texas.
Infatti, oltre che in patria, il volume ha ricevuto ottime recensioni anche oltre Oceano, dove alcuni tra i più noti nomi del mosaico americano -Bill Buckingham (creatore ed editore di alcune importanti riviste americane -Mosaic Art Now e Mosaic Yearbook) e Pamela Goode (artista e gallerista)- hanno evidenziato l’aspetto innovativo sia delle opere che dello stesso libro: “MENOSSI: i mosaici” non è un consueto libro su “come fare mosaico” ma piuttosto di un libro su un artista e il suo percorso.
Il volume, ricco di preziose fotografie, contiene anche i pensieri di Menossi, piccoli racconti che accompagnano il lettore pagina dopo pagina e gli permettono di conoscere l’anima dell’artista. Proprio questi brevi brani hanno suscitato l’interesse dei critici americani, i quali, leggendone la raffinata traduzione, opera di Lucia Gazzino, ne hanno apprezzato la sensibilità poetica.
La serata di presentazione del libro, che si svolgerà a Villa Chiopris in via C. Battisti 6, Viscone, sarà un’occasione anche per degustare il Fenis -Ribolla Gialla Spumantizzata- e il pluripremiato Braide Alte 2008, offerti dalla rinomata Azienda Agricola Livon.
BIOGRAFIA
Giulio Menossi, Maestro mosaicista, vive e lavora a Udine, nel nord-est dell’Italia, ma il suo talento e la sua abilita? tecnica lo hanno portato ad essere conosciuto in tutto il mondo.
La sua formazione comincia a Milano a meta? degli anni ’70, dove entra in contatto con il vivace clima culturale e artistico della grande citta? e conosce il suo Maestro, Domenico Colledani. Qui, imparando a disporre le tessere con sensibilita? e pazienza, scopre che il talento va al di la? di una sterile istruzione istituzionale. Verso la fine della sua permanenza a Milano crea una piccola ma essenziale opera, usando una tecnica del tutto nuova e originale, che dara? avvio alla sua ricerca in campo musivo.
Alla fine degli anni ’70 torna a Udine dove apre il suo laboratorio, che ora e? il piu? antico in regione. Il talento e la passione per l’arte musiva lo hanno portato ad essere apprezzato per la realizzazione non solo di copie e ritratti, ma anche degli innovativi “mosaici dinamici”, frutto della sua continua ricerca e sperimentazione.
Durante il suo percorso artistico ha partecipato a mostre regionali, nazionali e internazionali. Nel 2008 e 2009 ha ricoperto il ruolo di giudice unico di una esposizione musiva a Charlotte (Nord Carolina) nella Ciel Galley di Pamela Goode.
Dal 2009 il Maestro Menossi, in collaborazione con Pam Givens, offre in primavera dei corsi di mosaico per appassionati di tutto il mondo, per trasmettere loro tutto cio? che ha imparato sull’antica tecnica veneziana nei suoi 35 anni si carriera.
Nel 2010 Menossi ha partecipato al prestigioso concorso “Exhibition in Print”, presieduto dal Dr. Scott A. Shields, curatore capo del Crocker Art Museum di Sacramento (California) e al quale hanno preso parte piu? di 300 mosiacisti da 25 paesi diversi, aggiudicandosi un posto tra i primi dieci classificati.
Ad aprile 2010 ha esposto le proprie opere al Fuori Salone, la famosa settimana del design, dell’arredamento e dell’innovazione milanese.
A settembre 2010 e? uscito il suo primo libro antologico-biografico “MENOSSI: i mosaici”, realizzato grazie all’aiuto della statunitense Jacqueline Iskander. Il libro racchiude tutte le opere piu? significative dell’artista, i suoi pensieri sull’arte e sulla tecnica e delle riflessioni sul proprio percorso artistico, sulla passione e la dedizione all’arte musiva. “…i veri gioielli di questo libro ” scrive Bill Buckingham, editore di Mosaic Art Now Magazine “sono le brevi riflessioni di Menossi stesso. Egli parla del suo percorso artistico, della sua filosofia e dell’approccio all’arte e al mestiere del mosaicista. Questi brani sono piu? poesia che prosa, fanno entrare nella mente dell’artista”
Sergio Colussa, gallerista : “Di Giulio Menossi conosco bene la passione artistica, le sue opere, la professionalita? innata e invidiata agli occhi del mondo, so come opera, come taglia le tesserine dando un ritmo di sapiente precisione e leggerezza, come se con la martellina dolcemente spaccassse sul cuneo chicchi d’uva senza farne uscire il succo. […] Quella di Giulio Menossi e? una festa di colori, e? e sara? una storia d’amore con l’arte, una tenerezza che durera? tutta la vita.”
Paolo Maurensig, scrittore : ” L’arte musiva di Giulio Menossi ci prende per mano per condurci a visitare luoghi antichi quanto il mondo; luoghi che l’abitudine, come una sorta di perversa cecita? progressiva, ha finito per oscurare nella nostra coscienza. Egli incide la cateratta, strappa il velo e ci invita ad affacciarci su quel giardino primevo dal quale siamo stati esiliati.”
Elisabetta Armiato, gia? e?toile del Teatro alla Scala di Milano : “Giulio Menossi si nutre della sua ispirazione e arrichisce i sogni degli altri regalando emozioni e incanto; i suoi mosiaci raccontano storie di rara eleganza e raffinatezza e tendono all’immortalita?.”