Continua il trend positivo del mercato del lavoro in provincia di Udine. Ed è trascinato dal manifatturiero. Nel primo trimestre 2018 – come evidenzia il report del Centro Studi di Confindustria Udine su dati dell’Osservatorio del Lavoro della Regione – le assunzioni hanno riguardato 23.516 rapporti di lavoro, il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando si sono contate in 20.149 unità).
“La maggior parte delle assunzioni, 9.858, pari al 41,9% del totale – spiega Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, ha interessato il terziario, con una crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Segue il manifatturiero, con 4.850 assunzioni, il 20,6% del totale, che ha registrato un aumento del 20,1%. Le costruzioni con 982 assunzioni, il 4,2% del totale, segnano un incremento del 33,4%”.
Quanto alle cessazioni, sempre nel primo trimestre del 2018, si sono attestate a 18.398 unità (di cui 8.925 nel terziario e 3.717 nel manifatturiero), +25,1% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno quando sono state 14.710.
“Il rapporto assunti-cessati – rimarca Anna Mareschi Danieli – è significativamente migliorato, portandosi da una media di 1,06 riferito all’intero 2017, ad uno di 1,28 del primo trimestre 2018, raggiugendo l’1,30 nel manifatturiero e 1,34 nelle costruzioni. Il saldo assunti-cessati, nel primo trimestre del 2018, si è attestato a 5.118 unità, 2.834 maschi 2.284 femmine”.
Nel complesso dei settori economici, la tipologia contrattuale prevalente è rappresentata dal rapporto a tempo determinato che ha interessato 10.475 assunzioni pari al 44,5% del totale. Seguono il lavoro in somministrazione, 5.431 assunzioni corrispondenti ad una quota del 23,1%, i rapporti a tempo indeterminato che hanno caratterizzato 2.388 assunzioni, il 10,2% del totale e il lavoro intermittente (6,8% per 1.599 assunzioni).
Nel manifatturiero la tipologia contrattuale maggiormente utilizzata resta il lavoro in somministrazione, 2.235 assunzioni pari al 46,1% del totale, seguita dal lavoro a tempo determinato, 1.474 assunzioni per una quota del 30,4%, e da quello a tempo indeterminato, 651 assunzioni per una quota del 13,4%.
“Il mercato del lavoro è in ripresa – commenta la presidente degli Industriali friulani – e sta cambiando pelle, rispetto al recente passato. La vera sfida, ora, è quella di non tornare indietro rispetto a una crescita che c’è e va consolidata per poter dispiegare effetti qualitativi, oltre che quantitativi, sul versante occupazionale. La questione del lavoro e della sua generazione attraverso lo sviluppo delle imprese resta il tema centrale per il nostro Paese e per la nostra Regione. Per questo, in una delicata fase di cambiamento nel governo dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia ripetiamo a gran voce che non si può retrocedere sul terreno delle riforme”.
“E’ necessario – conclude la presidente di Confindustria Udine – preservare le condizioni di crescita che concorrono a produrre le risorse necessarie ad affrontare le diseguaglianze”.