“Un fenomeno analogo a quello avvenuto all’inizio del secolo scorso a Tunguska, in Siberia, dove una foresta fu falciata e non fu trovato nessun residuo e si pensò si fosse trattato di un meteorite”. E’ secondo l’astrofisica Margherita Hack, ciò che può essere accaduto due giorni fa nei cieli degli Urali. “Non credo all’ipotesi di un esperimento nucleare”, ha proseguito la Hack, intervenendo a margine di ‘Gattile’, una manifestazione sui gatti, animali ai quali è particolarmente legata. La scienziata ha specificato anche il fatto che “i meteoriti sono imprevedibili, ne arriverà sempre qualcuno”. Dopo la formazione del sistema solare nella nebulosa “sono rimaste briciole – ha spiegato – alcune sono piccole, poi ogni tanto arriva qualche sassolino oppure una più grossa come questa di due giorni fa”. E’ il caso anche delle stelle cadenti, “che bruciano nell’atmosfera e che arrivano più numerose la notte di San Lorenzo”. Diversi sono, invece, “gli asteroidi, perché si tratta di piccoli pianeti, hanno orbite dunque sono prevedibili”.
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