Udine: 17 marzo coi blocchi del traffico

croattini

Dopo aver accertato il terzo sforamento consecutivo del livello di polveri sottili, registrato nella giornata di ieri, il sindaco Furio Honsell ha firmato nella mattinata di oggi, 16 marzo, l’ordinanza che per i prossimi tre giorni introdurrà le limitazioni al traffico previste dal Piano d’Azione Comunale all’interno del ring cittadino. Il blocco antismog sarà in vigore nei giorni di domani, giovedì e venerdì esclusivamente dalle ore 9 alle 18 e riguarderà tutti i veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e tutti i mezzi diesel privi di filtro antiparticolato o con cilindrata uguale o superiore a 2.400 cc. Lo stop alla circolazione riguarderà anche a ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1. Queste misure sono applicate inizialmente solo all’interno dei viali della circonvallazione, mentre saranno allargate a tutto il territorio comunale se il superamento dei limiti si protrarrà oltre i sei giorni. Per spiegare le limitazioni in maniera semplice e sintetica a tutti i cittadini, il Comune ha realizzato degli appositi pieghevoli che saranno disponibili nelle sedi circoscrizionali, all’anagrafe e nelle sedi degli uffici comunali. Sul sito dell’amministrazione comunale (www.comune.udine.it) si possono trovare inoltre nuove pagine informative dedicate alle misure antismog.

“Considerato che le previsioni dell’Osmer non fanno intravedere cambiamenti meteo imminenti, abbiamo introdotto le misure antismog per i prossimi tre giorni – sottolinea l’assessore alla Qualità della Città Lorenzo Croattini –. In ogni caso monitoreremo la situazione e se ci dovesse essere qualche evoluzione positiva, con l’arrivo di pioggia o vento, revocheremo subito il provvedimento”. Come accade sempre in questo periodo dell’anno, le condizioni climatiche generano un contesto caratterizzato da bassi standard qualitativi dell’aria. È questo il motivo che ha portato ai tre superamenti dei livelli di pm10 nelle giornata di sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 marzo, quantificati da entrambe le stazioni cittadine: le centraline di piazzale Osoppo e di via Manzoni hanno registrato rispettivamente un livello di 66 e 62 mg/m3 il 13, 92 e 85 mg/m3 il 14 e 62 e 70 mg/m3 il 15 marzo.

“Gli sforamenti di pm10 sono ormai abbastanza frequenti in questa stagione e riguardano tutto il territorio regionale – spiega Croattini –. Il piano che abbiamo introdotto a febbraio del 2009 punta a bloccare i veicoli che inquinano di più e orientare la cittadinanza verso comportamenti rispettosi dell’ambiente e improntati alla mobilità sostenibile”. Seguendo questa filosofia e segnando un netto cambiamento di rotta rispetto al passato, la giunta comunale ha approvato l’anno scorso, infatti, l’aggiornamento del Piano d’Azione Comunale, il protocollo nel quale sono contenute le azioni di emergenza da attivare in caso di superamento dei limiti fissati dalla normativa in tema di qualità dell’aria.

Il nuovo Piano di Azione Comunale, che scatta dopo il terzo giorno consecutivo di superamento del valore limite di uno degli inquinanti accertato in almeno una delle due centraline (con il contemporaneo sforamento del superamento dell’80% del valore limite nell’altra), viene attuato a partire dal quarto giorno in assenza di previsioni meteorologiche che prevedano condizioni favorevoli alla dispersione dell’inquinante.

Questi provvedimenti straordinari non vengono applicati né ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (bus-taxi-autonoleggio con conducente) né ai veicoli a trazione elettrica o alimentati a idrogeno, a metano o a GPL. Inoltre, nei giorni in cui sono previsti provvedimenti di sospensione del traffico, è prevista anche la limitazione dell’esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, olio combustibile e a legna (tale divieto non viene applicato alle caldaie dotate di filtro antinquinamento). Questo provvedimento, dal quale sono esclusi gli edifici adibiti a ospedali, ricoveri, case di cura e assimilati nonché le strutture adibite a scuole materne e asili nido, consiste nella riduzione di 4 ore di utilizzo giornaliero (da 14 ore d’esercizio corrente a 10 ore di esercizio limitato) e comunque nel contenimento della temperatura interna degli edifici fino al massimo di 19°C (da 20°C).