L’espressione della Terra e del Fuoco percorre appieno la quinta giornata del festival in corso a Cividale del Friuli fino a domenica. Mercoledì 20 luglio a Mittelfest due danzatori che interpretano il tema di questa edizione lavorando in equilibrio con gli elementi con il loro appassionante Earth and Fire, coreografia in due quadri in esclusiva per MIttelfest con le rotazioni della Danza dei Dervici espressa dal coreografo e danzatore turco Ziya Azazi e il rapporto con la terra raccontato in scena dal danzatore del Kenia, figlio della terra dei Masai, Anuang’a. Dà spazio al divampare del fuoco nelle veloci rotazioni dell’arte appresa dai dervisci Azazi, mentre riti ancestrali guidano i gesti del danzatore keniota: Fuoco e Terra è atteso in piazza Duomo alle 22.00
La giornata sarà, però, aperta alle 18.00 all’Arco Medievale dal Circo di legno della compagnia di teatro di figura Karromoto, Un circo internazionale pieno di immaginazione, ritmo e sorprese. Le marionette intagliate nel legno e un teatrino d’epoca, riccamente decorato, creano la sensazione di un’esperienza fuori dal tempo. Con grande attenzione alle fonti documentarie, lo spettacolo dei marionettisti di Praga (ma alcuni di loro provengono da Ungheria e Spagna) si ispira ai numeri di varietà che nel secolo XIX rallegravano gli intermezzi delle rappresentazioni teatrali.
Alle 18.00 spazio alla musica internazionale che caratterizza l’apprezzato cartellone musicale di Mittelfet. La Chiesa di San Francesco ospita per la prima volta la voce straordinaria di Savina Yannatou, cantante di origine greca che passa da tonalità scure a espressioni che irrompopno come una fiamma libera. Nata ad Atene, è un camaleonte che si muove a proprio lungo agio su tutti i sentieri della musica mediterranea. Mentre improvvisa è capace di distillare da ciascuna canzone fino l’ultima goccia di passione e di sangue. Accompagnata dal suo gruppo fidato di musicisti, Yannatou ripercorrerà le sonorità della tradizione greca, ebreo-sefardita, turca, bulgara, armena e slava.
Prima del gran finale in piazza Duomo, alle 20.00 la sezione Teatro riporta a MIttelfest uno dei più affermati registi croati, Oliver Frljic´, che presenta un suo progetto d‘autore, lo spettacolo prodotto dal Teatro nazionale di Rijeka-Fiume Aleksandra Zec, al debutto al festival in prima italiana, dedicato a tutte le giovani vittime di guerra nella ex-Jugoslavia. Aleksandra aveva dodici anni e frequentava la scuola quando, assieme alla madre Marija, è stata uccisa da 5 membri dei reparti speciali del Ministro degli Interni croato. Basato su materiali documentari, il teatro di Frlji? ha lo stesso impatto emotivo di una Antigone. “Perché la questione riguarda noi, che osserviamo. Riguarda noi, cittadini e membri della comunità umana”.