Palcoscenico di debutti internazionali per Mittelfest domenica 14 luglio con due prime nazionali e una prima assoluta, nella seconda giornata del festival avviato venerdì a Cividale con grande successo di pubblico. “Il Tamburo di Latta/The Tin Drum” dei leggendari Berliner Ensemble, la Compagnia fondata a Berlino da Bertold Brecht, sarà protagonista della serata di Mittelfest, alle 21 al Teatro Ristori, con uno straordinario interprete, Nico Holonics, definito dalla critica “eccezionale” nella sua capacità di “camminare sul filo del rasoio tra la pressione della rabbia e una silenziosa suggestione, tra il respiro da bambino ribelle e quello dello stratega” (Berliner Zeitung). Firmata dal Premio Nobel Günter Grass, la storia di Oskar Matzerath, bambino che rifiuta di crescere diventando voce e denuncia della tremenda realtà del “secolo breve” attraverso gli occhi della sua Germania, interroga ancora oggi le coscienze di fronte ai grandi temi dell’etica personale e collettiva.
Ancora la storia del Novecento sarà protagonista del secondo debutto internazionale della giornata, con il Poreia Theatre diretto da Aris Biniaris, uno dei registi di punta della “nouvelle vague” del teatro greco, ospite speciale del festival 2019. “Collina 731/Hilll 831”, in scena alle 19.30 alla Chiesa di San Francesco, prende il titolo dalla collina in cui, nel 1941, il piccolo esercito greco riuscì a sconfiggere la grande armata di Mussolini che tentava di conquistare la Grecia, una battaglia, che segnò una tappa importante per la storia di entrambi i Paesi. Scritto in forma di “teatro musicale”, lo spettacolo trasforma in musica dal vivo, movimento e testo le informazioni provenienti da giornali, testimonianze dirette dell’epoca, interviste e memorie di persone che hanno combattuto nella battaglia.
La tragedia del potere sarà ancora in scena con la seconda giornata di repliche previste di “Giulio Cesare. Pezzi staccati” di della Socìetas, nel riallestimento pensato per il festival da Romeo Castellucci negli spazi della Chiesa di Santa Maria dei Battuti (recita straordinaria alle 18 e quindi alle 20). Lo scavo tra le pieghe del potere e della “parola” è al centro di questa pietra miliare del teatro di ricerca internazionale, da non perdere.
Prima assoluta invece per la musica, tra repertorio storico e creazioni contemporanee, con “De culpa sonoris”, progetto ideato per Mittelfest dal musicista romano Michele Marco Rossi, violoncellista considerato dalla critica come il “successore” di Giovanni Sollima. Anche la location del concerto è molto suggestiva, avendo scelto gli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Cividale (inizio alle 18). Si tratta di un concerto-spettacolo su musica originale e azione scenica ispirata al “Macbeth” di Shakespeare, per indagare sui concetti di “colpa” e di “potere”, con brani di diversi musicisti contemporanei e l’ultima parte interamente dedicata alla nuova composizione, a firma dell’interprete, che dà il titolo alla performance.
La mattinata di domenica sarà invece all’insegna del teatro di figura per tutti: in piazza Paolo Diacono alle 11 l’Ayusaya Puppet Theatre di Stathis Markopoulos proporrà la sua poetica “Breve guida per futuri funamboli”, performance ispirata al manifesto lirico “Le funambule” (The tightrope walker, 1955) di Jean Genet, invitandoci a scoprire l’artigiano-artista dentro noi tutti e a rispondere in modo creativo alle sfide che ci pone la non sempre semplice arte di vivere. Inserito nel “focus Grecia” di Mittelfest, lo spettacolo è prodotto da Onassis Stegi ed è stato selezionato per il Premio Internazionale Teresa Pomodoro – Spazio Teatro No’hma, nella cui stagione sarà prossimamente ospitato grazie alla collaborazione avviata tra il festival e l’istituzione culturale milanese.