Alla soglia dei 30 anni – anniversario che festeggerà nel 2021 – Mittelfest ha innescato un processo che porterà a un’evoluzione della manifestazione, traghettandola dalla sua iniziale e irrinunciabile vocazione di palcoscenico del dialogo culturale nella Mitteleuropa a soggetto, anche economico – nel senso nobile e alto del termine – che pensi al teatro e alle culture dell’Est e dell’Ovest, in un dialogo lungo il corso dell’anno con il territorio, Cividale del Friuli e le Valli del Torre e Natisone.
Un allargamento temporale dell’azione e un nuovo ruolo di piattaforma culturale, per il Mittelfest del prossimo futuro.
UNA NUOVA VISIONE
L’obiettivo, condiviso e supportato dai soci di Mittelfest – Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Cividale, CiviBank, ERT FVG – e dalla Fondazione Friuli e con il sostegno del Mibact, è un rilancio di visione capace di imprimere una nuova energia all’evento, ravvivando l’interesse verso Mittelfest, verso Cividale del Friuli e il territorio circostante.
“Un’idea – spiega il presidente di Mittelfest Roberto Corciulo – che deve poter coinvolgere la città di Cividale, i territori adiacenti e l’intero territorio della regione FVG in maniera globale e continuativa, investendola di una speciale ed esclusiva missione che motivi anche soggetti non culturali a lavorare per un unico obiettivo: Mittelfest farà da aggregatore di questi sforzi comuni.
Cividale del Friuli grazie al Mittelfest, deve “diventare Mittelfest”, ovvero “un nuovo territorio immaginario – così ancora Corciulo – un’officina delle idee e degli scambi, del dialogo e della cultura della Mitteleuropa: una vetrina internazionale di esperienze e proposte che, lungo tutto il corso dell’anno, possano essere viste, vissute, acquisite”.
SINERGIE
In questa nuova visione cruciale sarà pensare in ottica di: SINERGIA
Le reti di collaborazione internazionali, nazionali e regionali saranno basilari in questo progetto. Mittelfest ha stretto in questi ultimi mesi oltre 30 nuovi accordi di collaborazione, rafforzato partnership internazionali esistenti, avviato il “sistema Cividale” con il Comune di Cividale e la Fondazione de Claricini Dornpacher, avviato una stretta collaborazione con importanti interlocutori culturali della Regione FVG e con la FVG Orchestra.
In questo grande sforzo, fondamentale è l’attenzione e il supporto della Regione FVG, in particolare nel costante dialogo con l’assessorato alla Cultura e l’assessore Tiziana Gibelli.
IL FESTIVAL: 27 agosto-5 settembre 2021
A partire dal 2021 e per il prossimo triennio, Mittelfest per un verso proseguirà dunque la sua missione di Festival internazionale multidisciplinare (teatro, musica, danza, marionette) che vive dall’incontro fra l’Italia, l’area mitteleuropea e quella balcanica. In quest’ottica si riconferma l’intensa programmazione di spettacoli dal vivo, con
sconfinamenti nell’ambito delle arti visive e digitali e la partecipazione dei principali artisti europei e italiani, per il periodo che va dal 27 agosto al 5 settembre 2021. Una nuova collocazione temporale, per il festival, inserita nel contesto di un allargamento dell’ attività nell’arco dell’anno.
In parallelo s’intende infatti avviare un processo di rafforzamento nel rapporto con il territorio, facendo incontrare la costitutiva tensione di Mittelfest verso l’estero con un suo stretto dialogo con Cividale del Friuli e l’area circostante, segnatamente quello delle Valli del Natisone e del Torre.Nello specifico sono due le nuove direttrici in cantiere per il 2021: MittelYoung e MittelfestLand
Una nuova visione, quella di Mittelfest, che sarà sottolineata anche da una nuova comunicazione, in particolare, anche in considerazione del trentennale, dalla ripresa dello storico logo creato da Ferruccio Montanari. Il rafforzamento del dialogo diretto con la Mitteleuropa e i Balcani cui si incentra l’attività di Mittelfest, si tradurrà anche in nuovo sito web, che avrà un’attenzione quadrilingue: italiano, inglese, e sloveno e tedesco.
Il tema: “EREDI”
E’ “Eredi” il tema scelto dal direttore artistico Giacomo Pedini per Mittefest 2021.
“Una parola mobile – spiega – che per un verso ci stimola a pensare al rapporto tra passato e futuro, ma stando dentro al presente, e per l’altro si declina a misura di persona (chiunque, volente o nolente, è erede e banalmente il lemma vale sia al maschile sia al femminile). Si è eredi non solo per le tracce depositatesi su di noi da incontri e consuetudini avvenuti nel tempo e nello spazio, ma si è eredi soprattutto nel momento in cui si sceglie, nel presente, cosa fare della propria particolare eredità.
Essere eredi significa allora cose tanto diverse quanto intrecciate. Si è eredi dal punto di vista materiale, nonché da quello culturale, più in astratto; si è eredi, quindi, intellettualmente, eppure lo si è anche fisicamente… La condizione di eredi – prosegue – ci riguarda, insomma, in ogni momento: interrogarsi sul suo significato vuol poi tentare di orientare, a partire dalle condizioni date, l’agire quotidiano; è una maniera per dare senso alle azioni. Siamo continuamente depositari e depositarie di qualcosa che abbiamo ricevuto e che non smettiamo di ricevere, ma cosa fare di queste eredità? Quali saranno le nostre scelte? Rifiutare o tramandare? Migliorare o peggiorare? Prendere qualcosa di nuovo o abbandonare? Qual è il campo d’azione che segna le nostre libertà e responsabilità? Queste sono le domande – ancora Pedini – e le fascinazioni che nel 2021 muoveranno il lavoro di Mittelfest, chiamato a confrontarsi con vari anniversari, ognuno capace di stimolare il gusto di una riflessione intorno alla varietà di quel che si è ricevuto. Così, l’interrogarsi sulle proprie eredità, è il punto di partenza per cominciare a parlare, per converso, del presente. E quello del 2021 è un presente denso di echi: da quello più recente – e purtroppo ancora in essere – di una pandemia giunta a mutare le nostre abitudini e possibilità di previsione, ai settecento anni dalla scomparsa di Dante, nonché, per Cividale del Friuli, il decennale dal riconoscimento Unesco come città parte di Italia langobardorum. Inoltre, anzi in particolare, nel 2021 corrono trent’anni dall’intuizione formidabile di quel festival internazionale e multidisciplinare tra est e ovest che è Mittelfest”.
MITTELYOUNG, 24-27 giugno 2021
Nel 2021 trova nuova forma MittelYoung, cheprenderà avvio con una quattro giorni, dal 24 al 27 giugno. Pensato come momento di emersione della giovane creatività mitteleuropea (under 30) nell’ambito dello spettacolo dal vivo, con in più un focus parallelo sulle arti visive, si tradurrà in una programmazione di spettacoli di realtà under 30 dell’area mitteleuropea, Italia compresa, e balcanica. La scelta avverrà attraverso una call europea, in uscita a fine inverno. Le proposte che arriveranno saranno valutate dalla direzione artistica insieme a un gruppo di curatori e curatrici under 30, un gruppo di visione da costruire sul territorio, in dialogo con alcune istituzioni impegnate nell’ambito della formazione. MittelYoung di fine giugno porterà poi il gruppo di curatori e curatrici a individuare, insieme alla direzione artistica, fino a un massimo di tre titoli (uno di teatro, uno di musica e uno di danza) da riprogrammare, tra il 27 agosto e il 5 settembre, dentro Mittelfest.
MITTELFESTLAND
MittelfestLand, grazie alla collaborazione strategica con realtà artistiche e culturali della
regione, costruirà un percorso di eventi di spettacolo dal vivo che attraverseranno in particolare il mese di luglio e la prima metà di agosto. Secondo un’ottica di turismo culturale e di co-programmazione si darà vita a una geografia artistica e sentimentale fra le Valli del Natisone e del Torre, Cividale del Friuli e Villa de Claricini Dornpacher. Il percorso beneficerà tanto del dialogo con le realtà culturali e artistiche, quanto di quello con le realtà produttive eno-gastronomiche.
Due, infine, le iniziative in costruzioneper mappare i trent’anni del festival e lasciare emergere frammenti di memorie, come suggestioni per il futuro: un libro e una mostra.
Il Mittelfest, a Cividale del Friuli dal 27 agosto al 5 settembre, sarà dunque il momento di culmine di un percorso di maggiore respiro che accompagnerà e sottolineerà il valore culturale della storica manifestazione, giunta ai suoi trent’anni e riconosciuta come festival multidisciplinare dal Mibact, nonché dalla solida e lunga appartenenza alle associazioni di categoria nazionali, ItaliaFestival, e internazionali, European Festivals Association (Efa). A tale proposito nei giorni del festival avranno luogo tre importanti eventi, due a Cividale – un board di Efa e una tavola rotonda sul nascente progetto di hub dei festival del Mediterraneo – e uno a Pordenone, in collaborazione con il Festival Internazionale di Musica Sacra: l’assemblea generale di ItaliaFestival.