Notti Magiche a Mittelfest. Mittelfest e quell’IMPREVISTA vittoria dei mondiali dell’83
Arriva il circo di Kuku e con Progetto Famiglia genitori e bimbi vedono gli spettacoli ad un prezzo speciale
Dopo che si è alzato il sipario di Mittelfest venerdì e l’inaugurazione attesa nel pomeriggio di oggi nella Chiesa di San Francesco, per la domenica del festival è tempo di circo per grandi e bambini con lo spettacolo Kuku del grande Anatoli Akerman, uno dei più importanti clown al mondo, già interprete per il Cirque du Soleil.
Grazie al Progetto Famiglia, Mittelfest garantisce prezzi speciali per i genitori e soprattutto per i bambini che, dai 6 anni in su, entrano a soli 2 euro agli spettacoli selezionati come Kuku. I bambini sotto i 6 anni, invece, hanno diritto ad ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria).
Grande attesa per lo spettacolo Il silenzio in cima al mondo che racconta in musica e parole la vita di un grande friulano come Dino Zoff che quest’anno compie 80 anni: un concerto di Cristian Carrara per le parole di Giuseppe Manfridi, con al centro della scena un Pamela Villoresi, a narrare sia l’avventura di “un gran bel finale”. Si potranno incontrare i protagonisti dello spettacolo durante il Kaffe alle ore 16 nel Curtil di Firmine (ingresso libero).
PROGRAMMA DOMENICA 24 LUGLIO
Dalle 10 alle 11 e dalle 16.30 alle 19.30 – Déjà Walk, teatro, Italia, prima assoluta – partenza da piazza Duomo
Déjà Walk è il racconto poetico di una città in un cammino che attraversa il tempo. Lo spettacolo, appositamente creato per Cividale del Friuli dopo un intenso lavoro con il territorio e la sua comunità, guida lo spettatore in una passeggiata reale per le vie della città con l’uso di tablet e cuffie audio. Il racconto corale dà voce alla memoria collettiva, giocando con il confine tra realtà e finzione. Il percorso viene svelato passo dopo passo attraverso lo strumento video che si fa dispositivo di rilettura dei luoghi.
Ore 10 – L’imprevedibile fragilità (5/9 anni), workshop, Italia – Orto delle Orsoline
In un mondo alla disperata ricerca di certezze e conferme, il circo, con la sua poetica basata sulla fragilità, rimane l’ultimo presidio dell’imprevisto. Entrare al circo significa aspettarsi qualsiasi cosa, anche l’imprevedibile. In questo laboratorio per bambini e ragazzi si sperimenteranno varie discipline: acrobatica aerea e a terra, giocoleria ed equilibrismo.
Ore 10.30 – Progetto Tempesta, teatro, Italia, prima assoluta – Parco Acrobati del Sole
Il Progetto Tempesta segna la rinascita delle preziose marionette di Podrecca, che lo Stabile regionale conserva. A seguito del corso per marionettisti che – con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’Enaip – il Rossetti ha organizzato, nasce un inedito allestimento ispirato al capolavoro di Shakespeare. Progetto Tempesta si muove attorno alla metafora dell’isola e alle tre figure di Prospero, Ariel e Calibano, generate “dalla stessa sostanza dei sogni”, in una dimensione pensata non solo per il palcoscenico ma che tende a spazi museali e performativi.
Ore 11 – Kaffee: The Handke Project – Il Curtil di Firmine
Insieme allo scrittore Jeton Neziraj e ai protagonisti dello spettacolo, si dialoga di arte e libertà a partire dal caso controverso del Premio Nobel Peter Handke. Jeton Neziraj è un drammaturgo kosovaro, già direttore artistico del Teatro Nazionale del Kosovo e ora di Qendra Multimedia. Neziraj ha scritto più di 25 opere, tradotte e pubblicate in più di 15 lingue, messe in scena in Europa e negli Stati Uniti. Scrive anche di questioni culturali e sociali, in riviste e giornali locali e internazionali. È anche autore di vari libri, tra cui uno sul famoso attore kosovaro Faruk Begolli. È membro del Parlamento Culturale Europeo e coordinatore per il Kosovo della rete EURODRAM.
Ore 11, 14, 16 e 18 – Death and Birth in My Life, teatro, Svizzera – Germania – Italia – Museo Archeologico Nazionale
In Death and Birth in My Life l’artista Mats Staub indaga il passaggio e i confini dell’esistenza, la nascita e la morte, l’inizio e la fine della vita. La performance è pensata per un gruppo di 15 spettatori alla volta, a cui viene chiesto di accomodarsi davanti a una postazione a due schermi, indossare le cuffie e prestare attenzione ai racconti che altri partecipanti prima di loro hanno consegnato al regista. Lo spettacolo libera la conversazione dalle convenzioni del quotidiano, restituendo una narrazione composta da piccole fragilità, in un gioco di specchi in cui riconoscere sé stessi nelle parole degli altri.
Ore 16.00 – Kaffee con Tra i Legni. I voli taciturni di Dino Zoff – Il Curtil di Firmine
Campione, atleta rispettato, che ha trasformato il ruolo più misterioso del calcio in una filosofia di vita, volto serio stampato nella memoria di tanti tifosi, Dino Zoff è il più grande portiere della storia del calcio italiano, se non «il più grande portiere di tutti i tempi», come ebbe a dire Trapattoni. E poi l’epica vittoria dei Mondiali di Spagna nel 1982. Un’avventura unica che Giuseppe Manfridi ha saputo raccontare con il polso del vero narratore, prima nel libro Tra i legni (TEA, 2022) e poi nello spettacolo Il silenzio in cima al mondo, in debutto a Mittelfest. Lo scrittore ne parla assieme a Giuseppe Passoni, presentando il volume e lo spettacolo.
Ore 17 – L’imprevedibile fragilità (10/13 anni), workshop, Italia – Orto delle Orsoline
In un mondo alla disperata ricerca di certezze e conferme, il circo, con la sua poetica basata sulla fragilità, rimane l’ultimo presidio dell’imprevisto. Entrare al circo significa aspettarsi qualsiasi cosa, anche l’imprevedibile. In questo laboratorio per bambini e ragazzi si sperimenteranno varie discipline: acrobatica aerea e a terra, giocoleria ed equilibrismo.
Ore 17.30 – Kuku, teatro-famiglie, Germania, prima nazionale – Teatro Ristori
KuKu è uno spettacolo emozionale, per grandi e bambini. È un po’ circo e un po’ teatro, con due clown imprevedibili, dalle mille abilità, che sfidano un grande e beffardo orologio a cucù. È un vortice di emozioni, dove commedia, tragedia, realtà astratta e grottesco si fondono, portandoci a ridere e piangere allo stesso tempo. Anatoli Akerman, uno dei più importanti clown al mondo, già interprete per il Cirque du Soleil e per la versione cinematografica di Dumbo, inventa un’elegia ispirata a situazioni quotidiane, all’amicizia, ai desideri, all’amore e alla solitudine.
Ore 18.00 e 19.30 – Stand-alones, danza, Austria, prima nazionale della versione museale – Palazzo De Nordis, Galleria De Martiis
Stand-Alones è una composizione coreografica e musicale, ideata per il Leopold Museum di Vienna, noto per le opere di Egon Schiele, basata su una serie di assoli, eseguiti simultaneamente in stanze diverse, che si sincronizzano e si fondono via via in una impressionante polifonia. Ogni sequenza è basata su uno specifico linguaggio, composizione sonora o musica.
Ore 19.30 – More than meets the ear, musica, Paesi Bassi, prima nazionale – Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Nyala è un gruppo composto da Pau Li Liem (voce e pianoforte), Stef Joosten (basso elettrico) e Jorrit Romme (batteria). Come dice il loro stesso nome (in indonesiano Nyala significa fiamma), la loro musica è qualcosa che brucia, si muove e muta di continuo. Può ardere silenziosa sotto la cenere, tendendosi lentamente, di soppiatto, ma può in qualsiasi istante crescere ed erompere in fiammate di improvvisazione e di sorpresa.
Ore 22.00 – Il silenzio in cima al mondo. I voli taciturni di Dino Zoff nel cielo di Spagna ’82, musica, Italia, prima assoluta – Convitto Nazionale Paolo Diacono
Esiste un’epica misteriosa nei mondiali dell’82, tanto da farne un capolavoro sportivo del secolo scorso. Il silenzio in cima al mondo narra le gesta di Dino Zoff, seguendo la prospettiva di chi, all’interno di una squadra, ha scelto di praticare uno sport individuale, quello del portiere. Il friulano Zoff, complice di un altro grande friulano, il commissario tecnico Enzo Bearzot, scandirà i tempi di un’impresa definita dall’arbitro Abraham Klein “la partita più bella del secolo”, quella tra Italia e Brasile, teatro di una delle parate più leggendarie della storia del calcio. Un concerto di Cristian Carrara per le parole di Giuseppe Manfridi, con al centro della scena Pamela Villoresi, a narrare sia l’avventura di “un gran bel finale” sia l’ultimo lembo di un’Italia novecentesca, ricca di valori e figlia di un dopoguerra incarnato dai protagonisti del racconto.